Il leader di Tesoro Calabria nega l’accordo raggiunto con il centrosinistra e parla di una partecipazione solo esplorativa. «Rivendico totale indipendenza, il mio obiettivo è abbattere la casta»
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«Molta gente si è chiesta perché ieri sono andato al tavolo di confronto con il Pd e altri gruppi politici e civici del campo progressista, peraltro sollecitato da esponenti di movimenti civici e della società civile che da tempo hanno dichiarato un fermo e forte dissenso nei confronti di chi ha governato negli ultimi anni la Calabria provocandone lo sfascio economico e sociale. Domanda più che legittima a cui mi sento di rispondere: Tranquilli, non c'è alcun accordo o inciucio con nessuno. Noi abbiamo presentato le nostre 3 liste con Carlo Tansi Presidente e con questa squadra andremo avanti fino in fondo». Rassicura così il suo elettorato Carlo Tansi circa le notizie sul suo dialogo con il Pd.
Pronto al dialogo con tutti
«Ecco perché - continua in una nota -a qualche leoncino da tastiera in evidente malafede, che vuole farci apparire come prossimi a stringere accordi con il PUT (Partito Unico della Torta), rispondo parafrasando un pezzo del Rigoletto: 'Centrodestra – centrosinistra per me pari sono. Questa o quella per me pari sono'. In verità, quindi, è solo ed esclusivamente per amore della Calabria che mi sono dichiarato disponibile a confrontarmi con qualsiasi formazione politica e civica realmente intenzionata a salvare la nostra terra dalle troppe malefatte commesse spudoratamente e soprattutto impunemente. Parlo di interessi privati e di lobbies ed ancora di speculazioni che hanno impedito la naturale evoluzione di una terra dalle enormi potenzialità, un Tesoro (Calabria) appunto!»
La condizione posta da Tansi
E ancora: «Finora sono stato invitato a un confronto solo dalle forze di centrosinistra. Ma sono pronto a un dialogo costruttivo anche con i movimenti civici e i partiti tradizionali di centrodestra (eccetto la Lega), per liberare finalmente la nostra amata regione dalla zavorra dei politicanti di professione. Come ovvio, però, mantenendo sempre la nostra totale indipendenza e autonomia rispetto a tutti i partiti e movimenti. La coalizione Carlo Tansi Presidente vuole vincere le prossime elezioni contro il PUT anche per liberare finalmente la Calabria dalla zavorra dei politicanti di professione. E per vincere è necessario far tornare i calabresi liberi e perbene alle urne. Obiettivo per cui noi ci poniamo una condizione inevitabile, che ho messo in risalto al tavolo di ieri e continuerò a porre in tutte le salse a tutti i partiti (di destra e di sinistra) e movimenti: i consiglieri regionali che hanno finora partecipato alla spartizione della torta (vedi approvazione unanime della legge sui vitalizi), ricoprendo cariche di ogni genere negli ultimi 6 anni nel consiglio regionale, devono restarsene a casa ed essere esclusi dalle candidature alle prossime elezioni. Così come devono restare a casa i candidati consiglieri che sono indagati per reati contro la pubblica amministrazione o per corruzione elettorale, oltreché, naturalmente, per reati di mafia».
«Torta sia distribuita a tutti i calabresi»
«Solo così - spiega il leader di Tesoro Calabria - potremo finalmente rendere queste elezioni un vero e sano esercizio di democrazia malgrado si tratti di una chiamata alle urne dei cittadini, prevista per il 14 Febbraio, mentre è in corso una terribile pandemia. Una data fissata dunque in modo scellerato con la complicità di tutti i consiglieri regionali, di destra e sinistra, che evidentemente hanno il solo scopo non di vincere bensì di confermare la loro poltrona da 12mila euro al mese netti senza per giunta l’aggravio economico della campagna elettorale. Noi, invece, vogliamo che questa volta la torta venga distribuita a tutti i cittadini calabresi con progetti risolutivi e lungimiranti che possano risolvere i problemi arcinoti che affliggono da troppi anni la nostra Terra. In questa fase storica, alla Calabria non servono le ideologie trite e ritrite dei vecchi partiti di destra e di sinistra, ma solo progetti concreti solo una classe politica totalmente rinnovata, credibile e trasparente, può attuare. Solo così la Calabria potrà uscire dalla palude in cui si trova da anni e avviarsi verso un decollo che porterà prosperità e lavoro. I Calabresi lo aspettato da decenni. Ora è arrivato il loro turno… nel segreto dell’urna».