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Reggio Calabria - Per una volta è il centrodestra che rischia di essere in ritardo e di apparire litigioso. La partita delle alleanze in vista delle elezioni regionali, già chiusa sul fronte democrat, alimenta dubbi e incertezze tra i "conservatori". Ieri Gaetano Quagliariello è giunto in riva allo stretto per la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative di Reggio Calabria del prossimo 26 ottobre. In quella circostanza gli alfaniani correranno accanto alle altre forze della coalizione. Con Forza Italia e soci saranno a sostegno di Lucio Dattola. << Ma a livello regionale mi pare di capire – ha sottolineato il parlamentare Ncd –che non si voglia vincere>>. Se le cose non cambieranno nei prossimi giorni ai due partiti moderati (Nuovo Centro Destra e Unione di Centro ) non rimarrà che scegliere il percorso in autentica solitudine.
'In settimana comunicheremo le nostre decisioni' – si è smarcato tuttavia Quagliariello con accanto, tra gli altri Antonio Gentile, Nico D'Ascola, Giovanni Bilardi ed lo stesso candidato a palazzo "San Giorgio". Ovvero tutti gli ex scopellitiani che hanno abbandonato da tempo, dalle giornate successive alle europee la nave del governatore dimissionario. A proposito, anche Antonio Gentile, nella terra del suo nemico-giurato da qualche mese a questa parte, non ha esitato a sottolineare come << il bipolarismo muscolare abbia prodotto macerie in Calabria negli ultimi vent'anni>>. E dopo aver ricordato che lui giammai è andato a trattare nella sede della segreteria nazionale del Partito Democratico ha sbottato: 'Non siamo profughi ma dirigenti responsabili'. Sarà stato l'ultimo canto del cigno? Tra qualche giorno, l'ardua sentenza.