Il candidato governatore dem ha ringraziato il Pd per la fiducia accordata ma ha sottolineato che servono risposte precise a cominciare dalla sanità: «La visita di Boccia conferma che in Calabria decidono i calabresi». Attesa per il tavolo nazionale del centrosinistra e l'incontro con l'ex premier (ASCOLTA L'AUDIO)
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Nicola Irto in visita al centro vaccinale del Consiglio regionale, nella giornata dedicata ai maturandi, si è soffermato su quanto avvenuto a Lamezia dopo la due giorni di riunioni del Pd e del centrosinistra alla presenza di Francesco Boccia.
«Ringrazio Boccia per essere venuto in Calabria – ha detto Irto - io ho posto delle questioni nazionali sul tema della Calabria e del Pd nel Mezzogiorno e in questa Regione, molti delle quali rimangono tutte e per intero sul tavolo. Ringrazio il gruppo dirigente regionale del Pd e il centrosinistra regionale che mi hanno voluto confermare la fiducia in maniera unanime. Ho già chiesto a Letta di incontrare Conte e aprire il tavolo nazionale che non deve essere chiuso in una logica della tattica e dei nomi. La prima questione che pongo è l’impegno nazionale sulla Calabria a partire dal debito nella sanità. Serve un impegno vero da parte del tavolo nazionale, con il Pd e il M5s che stanno al governo Draghi, sulla sanità, sui Comuni in dissesto e pre-dissesto, su Gioia Tauro e sulle infrastrutture. Con la venuta di Boccia qui si è dimostrato che in Calabria decidono i calabresi e una classe dirigente che può e deve assumersi la responsabilità di scegliere».
Prove per allagare la coalizione
Irto, insomma, accetta l’incarico avuto ma vuole le risposte al tavolo attraverso un confronto che possa portare all’allargamento della coalizione.
«Mi è stato dato un mandato pieno e larghissimo, e il mio impegno è stato chiesto direttamente anche dal segretario nazionale e sono completamente disponibile a dare una mano per risolvere l’impasse. Sono contento comunque di una cosa – ha detto Irto - finalmente da qualche giorno tutta Italia sa che si vota anche in Calabria, circostanza che non sembrava interessare nessuno. Mi è stato chiesto di fare questo percorso e lo farò a quel tavolo sui contenuti. Misurerò il mio impegno diretto rispetto agli impegni che quel tavolo assumerà sulla Calabria».
Non escluso il ricorso alle primarie per allargare il perimetro della coalizione. «Ne discuteremo con Conte che sembra avere preso la titolarità e la pienezza del M5s. Letta le ha rilanciate in tutta Italia: si faranno a Roma e Bologna e sono nel nostro dna. Uno strumento importante sul quale ci confronteremo».