"Se sarà eletto rinuncerò all'indennità da presidente - ha dichiarato D'Ascola - non è demagogia e non è una cosa che chiedo di fare agli altri candidati, ma solo una scelta consapevole di liberare risorse del bilancio della mia regione. Non credo che l'indennità ai politici sia uno scandalo se rapportate al loro impegno e se proporzionate, ma nel mio caso sarebbe una scelta libera per dare un esempio, sopratutto in riferimento a quella nicchia di potere burocratico che va rimossa immediatamente".

 


E' la burocrazia regionale il primo 'obiettivo'di D'Ascola, che promette una rivoluzione: "E' impensabile che un burocrate arrivi a guadagnare 700 mila euro annue, o che un comunicato ne guadagni 250 mila. E' una cosa oscena che non possiamo sopportare e di cui si parla poco, mentre si parla solo della politica. La burocrazia patogena è un cancro da estirpare".