«C’è un impegno del Movimento Cinque Stelle sul risparmio energetico ed un impegno per evitare il rincaro delle bollette che peserebbe sul bilancio delle famiglie italiane, famiglie già provate dalla pandemia. Dobbiamo evitare questo rincaro, non è facile ma noi siamo già schierati. Dobbiamo anche approfittare per rendere più trasparenti le bollette ed in particolare gli oneri di sistema sono un peso fiscale che si abbattono linearmente su tutte le famiglie. Se invece trasformiamo gli oneri di sistema dalle bollette al fisco e alla fiscalità generale noi possiamo dosare in base alla progressività: i ricchi pagano di più e i più poveri pagano di meno. Invece se rimangono sulle bollette pagano indistintamente tutte le famiglie italiane». È quanto dichiarato dall’ex premier Giuseppe Conte oggi a Vibo Valentia con il Movimento Cinque Stelle per sostenere Amalia Bruni, candidata alla presidenza della Regione Calabria per la coalizione di centrosinistra.

Conte a Vibo: «Chi si oppone a Green pass non vuole riaperture»

«Ieri è passato anche con la fiducia il decreto sul Green pass. Se c’è qualche forza politica o movimento di opinione che non è favorevole al Green pass, che è lo strumento a disposizione, evidentemente vuol dire che consapevolmente, o inconsapevolmente, sono contrari alle riaperture. Questo sarebbe molto grave perché il Paese invece in questo momento deve assolutamente favorire tutte le riaperture. Ho detto e lo ripeto: anche della cultura, dello spettacolo, dello sport, che devono ripartire tutti. Abbiamo mascherine, abbiamo Green pass: ripristiniamo le nostre vite nella pienezza delle loro manifestazioni».

L’ex premier Conte e il ruolo del reddito di cittadinanza targato 5s

«Sul reddito di cittadinanza noi non ne facciamo una battaglia ideologica, è una battaglia di civiltà, l’ho detto e l’ho ripetuto. Noi abbiamo bisogno di una cintura di protezione sociale ed economica per le fasce che sono in povertà assoluta. Il reddito di cittadinanza esiste in tutti i Paesi che appartengono all’emisfero della civiltà occidentale. L’abbiamo introdotto tardi in Italia e chi fa polemiche vuole abrogarlo assumendo atteggiamenti incomprensibili se non addirittura vigliacchi».

Conte: «Calabria emergenza nazionale, non possiamo trascurarla»

Giuseppe Conte ha poi affermato che non vi sarà «nessuna ripercussione dal risultato elettorale in Calabria sulle sorti del Governo anche perché il progetto del Movimento Cinque Stelle è di lungo e medio tempo ed è mirato ad un obiettivo ben preciso: elaborare con tutti i cittadini un progetto di società migliore, quindi non si può esaurire appena avviato e dobbiamo assolutamente lavorare perché possa dispiegarsi appieno. Il M5S si è presentato dove abbiamo una proposta concreta, efficace e credibile per i nostri cittadini. Laddove questi presupposti non ci sono stati, non ci siamo presentati. Noi teniamo alta l’asticella della buona politica che significa proposte politiche nell’interesse dei cittadini. La Calabria è un’emergenza nazionale perché in tutte le classifiche, parlo della disoccupazione e degli investimenti, è fanalino di coda e noi non possiamo far crescere l’Italia se trascuriamo intere regioni. E allora la mia presenza qui e il fatto che mi sia speso personalmente per costruire questa proposta anche a livello regionale con Amalia Bruni vuol dire una costante e vera attenzione per la comunità calabrese che soffre tanto ma ha anche tante potenzialità ed esprime una grande ricchezza interiore che dobbiamo far venire fuori così come la voglia di riscatto contro tutte le mafie, le forme di corruzione, criminalità e massonerie deviate».

LEGGI ANCHE: Conte in Calabria, a Cosenza piazza gremita e cori da concerto per il leader pentastellato
Perfidia si fa piazza con Giuseppe Conte. Antonella Grippo intervista il capo politico del M5s
Sanità, ecco il “nuovo” Conte: firmò il Decreto Calabria, ma ora è contro i commissariamenti
Conte in Calabria, Oliverio: «Il suo Governo contribuì ad affossare la sanità con il decreto Grillo»
Conte a Crotone: «La Sanità torni ai calabresi», ma fu lui a nominare Cotticelli e Zuccatelli