Il vice commissario regionale del Carroccio lavora alla riorganizzazione del partito in vista dell’appuntamento alle urne e invita i leader della colazione di centrodestra a decidere presto un nome che, come da accordi, «dovrà essere di Forza Italia»
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«Salvini è stato chiaro: prima i programmi, poi i nomi. Ma è anche vero che da tempo c’è un accordo con Forza Italia e il candidato della coalizione del centrodestra alla presidenza della Regione dovrà essere espressione di Forza Italia». Il vice commissario regionale della Lega, Cataldo Calabretta, commenta così le recenti dichiarazioni di Matteo Salvini, che in una intervista aveva quasi lasciato intendere di voler mettere in discussione gli accordi con gli alleati. «C’è la necessità - aggiunge Calabretta – che in questo particolare momento storico, ci sia un’assunzione di responsabilità da parte dei leader perché in Calabria abbiamo bisogno di individuare il candidato di centrodestra al più presto possibile e la scelta dipende da loro».
Calabretta sostiene Spirlì
In linea con Salvini, il vice commissario regionale della Lega elogia il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì: «Sta gestendo nel migliore dei modi questa fase emergenziale e i risultati stanno arrivando» ci dice. Eppure, gli facciamo notare, non sono mancate le critiche per la gestione dell’emergenza Covid e il caos vaccini, di recente anche dagli stessi alleati: «I dissapori e le polemiche non mancano in ambito politico, però credo ci sia la necessità di sostenere il nostro presidente perché in questo momento è lui che rappresenta la Calabria».
E a proposito delle osservazioni di Salvini sul suo partito «unica forza a non essere stata sporcata e punita da arresti di suoi uomini», Calabretta commenta: «Non so se gli alleati si sono offesi rispetto a questa disamina. È un dato di fatto: gli esponenti della Lega non sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari e questo significa che c’è stata una buona capacità di selezione da parte di Salvini, che in prima persona segue tutto ciò che accade nella nostra terra».
Nuove risorse per il partito
Tornando alla riorganizzazione del Carroccio in Calabria, Calabretta spiega che si sta cercando di «individuare le persone che possono coordinare i vari territori» ammettendo che «in questi anni da quando la Lega si è imposta in Calabria sono stati fatti tanti passi in avanti, tanta gente si è impegnata e i risultati si sono visti: ci sono quattro consiglieri regionali, siamo entrati nell’esecutivo, ci sono tanti amministratori che con il nostro simbolo affrontano i problemi nelle piccole realtà. Però era arrivato il momento che un gruppo di calabresi fosse messo nelle condizioni di aprire il partito a nuove risorse». Per questo, in vista delle elezioni regionali, «sarà fondamentale selezionare i migliori candidati e avviare anche la scelta della nuova classe dirigente».
Il commissariamento di Crotone
Ed è sui territori, dunque, che ora si concentra la partita. E Crotone, dove Calabretta è giunto oggi pomeriggio per la prima volta in veste di commissario provinciale, sarà un bel banco di prova. «Qui ci sono state delle divisioni e delle incomprensioni ed era opportuno intervenire affinché la situazione si riequilibrasse. Oggi siamo nelle condizioni di aprire a tutti coloro che vogliono aderire al progetto di Matteo Salvini, ma soprattutto di valorizzare tutti quelli che si sono impegnati in questi anni perché il partito esiste a Crotone proprio in virtù dell’impegno di tanti professionisti, militanti ed elettori».
Un messaggio distensivo, dunque, per provare a sedare le tensioni che la decisione del commissariamento della sede pitagorica ha provocato: «Il mio impegno si rivolge in un’unica direzione, ovvero selezionare una nuova classe dirigente affiancandola a quella precedente per ristabilire una certa armonia e dare la possibilità a questo territorio, attraverso la Lega, di risollevarsi».
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