Meloni non molla e ribadisce che va fatta una valutazione per capire chi è il candidato «più competitivo». In altre parole rischia di crollare l’intesa che ha designato il capogruppo di Forza Italia alla Camera quale protagonista della corsa alla presidenza della Regione (ASCOLTA L'AUDIO)
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Lo scontro interno al centrodestra, fra la Lega e Fratelli d'Italia dovrebbe arrivare a un punto fermo entro ventiquattro ore e, comunque si concluda, potrebbe significare la fine della corsa del candidato di Forza Italia, l'onorevole Roberto Occhiuto, verso la poltrona di presidente della Calabria.
Il colpo arriva direttamente dalla segretaria nazionale del partito, Giorgia Meloni, che a Napoli, in occasione della presentazione del libro “Io sono Giorgia”, interrogata su cosa farà il suo partito palle elezioni regionali calabresi, ha detto: «La regola è saltata, credo che vada fatta una valutazione per capire qual è il candidato più competitivo».
Il che, essendoci già un candidato del centrodestra (o imposto come tale all'intero centrodestra, secondo alcune interpretazioni), può solo voler dire che se Fratelli d'Italia è più consistente di Forza Italia in Calabria, la candidatura sia non di questa, ma di quella formazione politica. Per la “regola” ricordata dalla Meloni, scomparsa la presidente Jole Santelli, di Forza Italia, a succederle doveva essere un candidato dello stesso partito. Ma, spiegano più dettagliatamente esponenti romani di FdI, Lega e Forza Italia non hanno rispettato le regole per l'elezione del presidente del Copasir (la Commissione parlamentare per la sicurezza), che spetta all'opposizione e FdI è l'unico partito non al governo; e soprattutto non hanno ragionato da “centrodestra unito” per le nomine Rai.
Dopo tale sgarbo di schieramento, l'onorevole Wanda Ferro, braccio destro di Giorgia Meloni, ha annunciato la sua possibile candidatura a presidente della Calabria. Una mossa che travolgerebbe le aspirazioni di Occhiuto o comunque le porrebbe molto a rischio.
E a distanza di non troppe ore, la dichiarazione della Meloni sulla «valutazione per capire qual è il candidato più competitivo».
A leggerla bene, la frase si presta a doppia lettura:
a) Wanda Ferro ha più possibilità di Roberto Occhiuto, quindi sia lei la candidata;
b) persino se la frattura nel centrodestra dovesse essere ricomposta e si tornasse a rispettare la regola “chi si candida sia dello stesso schieramento del presidente che si va a sostituire”, il nome di Roberto Occhiuto sarebbe messo in discussione.
Non è ancora cominciata, ma ne vedremo delle belle. Per il centrodestra calabrese cominciano le 24 ore più turbolente, finora, e potrebbero essere decisive per Roberto Occhiuto.