VIDEO | Il candidato ha ringraziato l’impegno dei maggiorenti del suo partito, i Gentile in primis, ma anche i colleghi della minoranza consiliare paolana, che lo hanno votato insieme ad altri consiglieri e sindaci del comprensorio
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«Sono orgoglioso e molto felice di questo traguardo raggiunto, perché è importante, frutto di un lavoro capillare su tutto il territorio cosentino. Ringrazio principalmente l'amico Andrea Gentile, che ha voluto sin da subito la mia candidatura. Il papà, il senatore Gentile (Tonino, ndr), che mi è stato molto vicino. E non dimentico gli onorevoli Pino e Katia Gentile, che anche loro hanno dato una grossa mano».
Così, il neoeletto consigliere provinciale Alfonso D’Arienzo da Paola, ha sintetizzato il valore del successo ottenuto sotto le insegne di Forza Italia, partito per il quale ha fatto incetta di consensi tra consiglieri comunali e sindaci del comprensorio bruzio, unici elettori abilitati a rappresentare il voto di “secondo grado” così come disposto dalla riforma Delrio (2014), quando il governo Renzi prometteva che avrebbe abolito le province.
Primo della lista e secondo nella classifica generale, dove Pasquale De Franco, primo cittadino di Aieta, lo ha surclassato per poche centinaia di “voti ponderati”, consensi dal valore variabile a seconda della densità abitativa delle comunità rappresentate, con i comuni divisi secondo un elenco a più fasce, che dalla “A” (comuni con meno di 3mila abitanti, che esprimono un indice di ponderazione pari a 21), si concludono alla “E” (da 30mila a 100mila abitanti, ogni elettore esprime un consenso pari a 384).
Cinquemila duecento trentuno le preferenze accordate in Provincia al capogruppo consiliare di “Forza Paola Domani” (compagine elettorale per la quale risultò “primo” degli eletti nel 2022, con 201 schede a favore, ottenute al turno che ha preceduto il ballottaggio poi perso dalla sua coalizione con a capo Emira Ciodaro), un risultato che D’Arienzo ha così commentato: «Che dire? Non sto nella pelle».
«Sono riuscito ad avere questo risultato strepitoso - ha sottolineato il neo consigliere provinciale - grazie ai miei compagni di minoranza del comune di Paola». Un tributo volutamente rimarcato, figlio di un’unità d’intenti che pare andare oltre l’appartenenza partitica, passaggio necessario a marcare la presenza del tirreno cosentino nel consiglio provinciale, e mossa utile a dar maggiore impulso all’azione di confronto con la maggioranza al governo della città del Santo, mai come nel caso di queste elezioni provinciali, tanto stonata nella sua coralità.
Incapace di raggrumarsi finanche attorno all’unico candidato sorto tra le sue fila, Francesco Vigilante di “Grande Paola-I Moderati” (anch’egli contendente alla fascia azzurra per conto di Forza Italia), la coalizione a supporto del primo cittadino Giovanni Politano, ha messo in mostra un’ampia divergenza di vedute tra le sue componenti, indirizzando almeno 9 dei suoi 11 voti (dal valore di 157 a scheda) secondo criteri diversi dall’appartenenza al medesimo civico consesso.
Con l’elezione di Alfonso D’Arienzo, la comunità paolana torna a prender parte - dopo i più recenti trascorsi di Graziano Di Natale e Pino Falbo – all’assise riunita nel Palazzo del Governo di piazza XV Marzo a Cosenza, un’occorrenza per la quale il neonominato consigliere ha espresso gratitudine verso «tutti i consiglieri e i sindaci che hanno creduto fortemente in me», concludendo il suo pensiero con l’augurio di «non deludere nessuno»
«Sono pronto a lavorare insieme alla presidente Succuro - è la chiosa finale di D’Arienzo - Mi impegnerò, come faccio sempre nel mio lavoro, costantemente. E spero che il tirreno cosentino ritorni ad essere quello che era una volta, con Paola a rappresentarne il punto baricentrico».