COSENZA - Si sarebbe dovuto votare domenica 28 settembre per l’elezione del presidente e dei consiglieri provinciali, ma la chiamata alle urne per la provincia di Cosenza è slittata al 12 ottobre.

 

La riforma Del Rio. Per la prima volta, non saranno i cittadini a votare ma i consiglieri delle amministrazioni comunali della provincia. Si tratta, infatti, di elezioni di secondo livello e i sindaci e consiglieri provinciali uscenti dovranno eleggere, il prossimo presidente dell’amministrazione e i 16 componenti del consiglio provinciale.

 

Centrodestra favorito. Non tutti i voti, però, avranno lo stesso peso, ma ci saranno differenze in base alla popolazione rappresentata. Motivo per il quale il centrodestra parte decisamente favorito perché amministra gli otto comuni più grandi della provincia, tra cui Cosenza, Rende, Montalto, Acri, Corigliano, Rossano, San Giovanni in Fiore e Paola.

 

I movimenti nel centrosinistra. In attesa dell’adempimento delle formalità burocratiche si fanno i primi nomi. Si dice pronto a guidare la Provincia il sindaco Mario Occhiuto, mentre dal centrosinistra, per ora, tutto tace, solo qualche idea magari Giovanni Papasso sindaco di Cassano allo Ionio, uno dei pochi comuni più grandi rimasti al centrosinistra, ma in molti pensano ad un nome di superamento. Manna, infatti, ha lanciato l’idea di esportare la maggioranza trasversale e senza colori utilizzando l’esempio del Laboratorio civico, risultato vincente a Rende. (em)