Sarà una partita ad armi impari, quella delle elezioni provinciali catanzaresi dove si prevede già in partenza una vittoria schiacciante della compagine di centrodestra. Probabilmente è questa la principale ragione per cui tra le fila del centrosinistra e, in particolare del Partito Democratico, si fatica a trovare la quadra su un possibile candidato che dovrebbe farsi carico di una più che certa sconfitta sulla base dei numeri e delle percentuali che favoriscono di gran lunga le forze di centrodestra, in netta maggioranza al Comune di Catanzaro.

 

Il centrosinistra, che per ora risulta spaccato tra il Partito Democratico e la lista civica a trazione Costanzo-Fiorita, partirà, infatti, in una posizione di svantaggio e scontando un divario numerico che difficilmente sarà possibile colmare schierando sindaci ed amministratori del comprensorio catanzarese. E mentre nel Partito Democratico e nell'area movimentista capitanata da due capogruppo in Consiglio comunale (Sergio Costanzo per Fare per Catanzaro e Nicola Fiorita per Cambiavento) si lavora ancora alla composizione delle liste e in un ottica di opposizione interna, il centrodestra ha preso già il largo individuando non solo il candidato alla presidenza ma anche una nutrita rosa di consiglieri da far approdare il prossimo ottobre a Palazzo di Vetro.

 

I candidati

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha infatti sciolto la riserva in uno degli ultimi vertici interpartitici esprimendo la disponibilità a correre per la presidenza dell'ente intermedio. Parallelamente, è già pronta una rosa di nomi da far confluire nelle due liste in via di predisposizione. Il 10 ottobre scadranno i termini per la presentazione delle candidature e il centrodestra sembra avere le idee abbastanza chiare sui nomi su cui investire. In Forza Italia dovrebbero trovare conferma Andrea Amendola e Antonio Montuoro mentre tra le new entry vi sarebbe Luigi Levato.

 

Per il gruppo di Aiello, Catanzaro da Vivere, ci sarà Agazio Praticò mentre è ancora in bilico il nome del presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni. Per la lista direttamente riconducibile al sindaco l'ha spuntata invece Filippo Mancuso e Giuseppe Pisano per Officine del Sud, in quota Parente, ma ulteriori candidature dovrebbero esprimerle Fratelli d'Italia e il Cdu. Un apporto esterno sarà assicurato dalla Lega, che forte dell'exploit di consensi, ha partecipato al tavolo in qualità di alleato pur non disponendo di consiglieri almeno a Palazzo De Nobili. Restano ancora un punto interrogativo le quote rose che dovranno concretizzarsi attraverso la candidatura di almeno cinque consigliere su un totale di dodici nominativi in lista.

 

Luana Costa