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La saga dei posizionamenti e riposizionamenti politici e amministrativi in vista delle elezioni politiche in ogni parte della regione prosegue senza tregua. Ora è la volta di Vibo Valentia, città nella quale l’amministrazione comunale vive, comunque già di suo, una condizione di precarietà politica in seno all’amministrazione comunale guidata da Elio Costa.
Questa estate sembrava che l’amministrazione cittadine avesse trovato l’equilibrio politico in grado di far tirare un sospiro di sollievo al suo primo cittadino impegnato costantemente a mantenere i numeri necessari in consiglio comunale per poter garantirà la sopravvivenza nella consiliatura. Quello che fu definito il “patto di mezz’estate” tra il sindaco, il coordinatore di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori e l’uomo forte del consiglio comunale e della maggioranza, Stefano Luciano, sembra che si sia sgretolato rapidamente con quest’ultimo entrato in rotta di collisione proprio con Mangialavori. I ben informati parlano di un imminente riposizionamento politico del consigliere comunale Luciano verso AP, ciò significherà scontro aperto alle politiche.
Questo nuovo quadro politico nella città di Vibo, potrebbe indebolire seriamente Giuseppe Mangialavori ormai pronto a correre nel collegio uninominale per la coalizione del centrodestra calabrese. Una situazione a tutto vantaggio di Brunello Censore, il quale, invece, proprio in città, aveva il suo tallone d’Achille, considerato il fianco sinistro rappresentato dal notaio Antonio Lo Schiavo, il quale molto probabilmente correrà nel collegio per la lista della sinistra unita e che, da domenica sarà capeggiata dal presidente del Senato. Un quadro dunque, in continua mutazione politica, territorio per territorio, partito per partito, coalizione per coalizione in vista delle elezioni politiche. E siamo ancora solo all’inizio.
Mopas