VIDEO | Lo scrutinio non è ancora concluso, ma il trend appare ormai consolidato. La sconfitta del centrodestra segna il probabile e definitivo passaggio di testimone dalla vecchia alla nuova classe dirigente palmese
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La sua vittoria era nell’aria, ma un’affermazione così netta forse neanche Giuseppe Ranuccio se l’aspettava. Il sindaco uscente di Palmi è stato rieletto a Palazzo San Nicola con oltre il 60% dei consensi, tanti se si pensa che alla sua prima elezione, nel 2017, è servito il ballottaggio per avere la meglio su uno dei candidati del centrodestra, Francesco Trentinella.
Palmi era l’unica città sopra i 15mila abitanti chiamata al voto nella provincia di Reggio Calabria e il risultato gli permette, quindi, di vincere al primo turno e non passare dal ballottaggio.
Il giovane primo cittadino posto alla guida di un polo civico, dopo una campagna elettorale contraddistinta da polemiche e attacchi personali, doppiando il suo maggiore competitor, Giovanni Barone, ex sindaco e politico di lungo corso nella città di Cilea, alla guida di una coalizione di centrodestra.
Una sconfitta, quella del medico palmese, che segna probabilmente un definitivo cambio di testimone tra la vecchia classe dirigente che ha guidato a fasi alterne Palmi negli ultimi 30 anni e una nuova guidata da 30 e 40enni e capitanata da Giuseppe Ranuccio.
La campagna elettorale del sindaco uscente è stata caratterizzata dal tema della continuità amministrativa, della necessità di portare a termine quanto iniziato nei primi 5 anni di gestione della città. Il primo cittadino ha giocato la carta delle opere pubbliche inaugurate nelle settimane prima e durante la campagna elettorale. Opere concentrate soprattutto nelle periferie, con il colpo a sorpresa della riapertura del cine-teatro Manfroce, struttura che ha riaperto i battenti dopo 25 anni dalla chiusura e un iter di ristrutturazione lungo e travagliato.
Non ha fatto presa sull’elettorato palmese il tema della discontinuità invocata invece da Giovanni Barone. L’ex sindaco ha battuto sulla necessità di un cambio di passo per risollevare le sorti di una città «tornata indietro di anni». Una visione a tinte fosche che non ha convinto i palmesi che hanno deciso di ridare fiducia al giovane Ranuccio.
Dovrebbe essere fuori dal consiglio comunale dopo anni di battaglia il terzo candidato a sindaco, Pino Ippolito, alla guida del movimento politico Circolo Armino, mai in gara dall’inizio dello spoglio. Sembra passato un secolo dalle ultime elezioni comunali di 5 anni fa, quando da outsider Ippolito sfiorò il ballottaggio per una manciata di voti.
Ranuccio oltre all’affermazione personale potrà contare con ogni probabilità anche con numeri solidi in Consiglio comunale. Secondo quanto appreso, infatti, le 5 liste a sostegno del sindaco hanno avuto una ottima affermazione.