Il comune di Roma ha intitolato una strada a Giacomo Mancini, indimenticato leader socialista, deputato per dieci legislature consecutive, più volte ministro e sindaco di Cosenza, scomparso nell’aprile del 2002. Mercoledì 10 gennaio si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della targa toponomastica. Sarà presente Giacomo Mancini jr, nipote dell’ex segretario nazionale del Psi. Il giovane Mancini, anch’egli parlamentare per sette anni, tra il 2001 ed il 2008, trascorrerà parte della settimana nella capitale anche per confrontarsi con Denis Verdini, sulla possibilità di una sua candidatura con la coalizione di centrosinistra, in quota Ala, nel collegio uninominale di Cosenza.

Collegio poco ambito dai big democrat

Quello di Cosenza è un collegio poco ambito dai big del Partito Democratico: l’antagonista principale sarà con ogni probabilità Roberto Occhiuto, forte del consenso intercettato anche dal fratello sindaco, sempre più apprezzato per il lavoro svolto alla guida di Palazzo dei Bruzi. Sulla carta per il centrosinistra, aggiudicarsi questo collegio appare una sorta di mission impossible, tenendo conto anche della variabile Cinquestelle e dei voti che le altre forze della sinistra potrebbero drenare proprio dal Pd. Per questo, proprio su Cosenza, potrebbe crearsi uno spazio in favore dell’ex assessore regionale.

Derby con Marco Ambrogio

Mancini nelle ultime due competizioni elettorali alle quali ha partecipato, le europee del 2009 e le regionali del 2014, ha ottenuto risultati lusinghieri anche se insufficienti ad essere eletto. Ad ambire ad una candidatura c’è anche Marco Ambrogio, consigliere comunale e provinciale del Pd, intenzionato a scendere in campo, in quota Emiliano. L’avvocato sarebbe pronto ad affrontare la sfida, anche senza il paracadute di un inserimento nel listino proporzionale uninominale.

Salvatore Bruno