A Tiriolo per una iniziativa dem sulle strategie dei centri interni, il senatore reggino fa il punto sui preparativi elettorali e smonta il caso-Celia nel capoluogo di regione: «Se ne stanno occupando i livelli territoriali»
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In viste delle imminenti amministrative il segretario regionale del Pd Nicola Irto ha commentato lo stato delle trattative per le candidature dei più grossi centri interessati. «Abbiamo chiuso bene Lamezia Terme con una coalizione larghissima che va oltre il centrosinistra classico – ha commentato il senatore dem a margine di una iniziativa a Tiriolo sulle politiche della Montagna e dei centri interni – ci siamo allargati ad Azione e ad altri movimenti civici importanti».
Lamezia chiusa, avanti su Rende
«Lamezia del resto è la terza città della regione per popolazione e Lomoro è un nome forte. Qui vogliamo giocarci il filotto mettendo la città della piana del Catanzarese in linea con gli altri capoluoghi della Calabria che ci hanno visto vincenti. A Rende – ha proseguito Irto – c’è la volontà di mettere assieme la coalizione progressista, c’è stata un’ assemblea pubblica molto utile. Sono sicuro che sia un fatto nuovo e positivo con le forze progressiste e positive, auspico che tutti i livelli locali lavorino così, Rende merita di essere governata, è un centro importante, un appello che merita di essere raccolto».
Nessun caso-Celia
Sulla situazione di Catanzaro, dove il capogruppo consiliare (Fabio Celia) è stato invitato dallo stesso Pd a dimettersi dal ruolo per motivi inerenti le attività imprenditoriali, il segretario stempera: «Non ne conosco i contorni, se ne stanno occupando i livelli territoriali. I nodi politici si affrontano così come vengono, a Catanzaro come altrove, ci sono luoghi democraticamente eletti, per fortuna abbiamo fatto i congressi».