Un incontro elettorale nella citta dello Stretto per ribadire le idee di un programma fissato in 25 punti. Oltre alla deputata catanzarese erano presenti GiovannaCusmano, Alfredo Antonizzi e Giovanni Calabrese
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Un incontro elettorale, a meno di due settimane dal voto, per ribadire non solo la forza dei numeri che sta accompagnando la campagna di Fratelli d’Italia, ma anche le idee di un programma fissato in 25 punti e che in riva allo Stretto, su iniziativa della candidata al senato Giovanna Cusumano, è stato declinato dagli altri compagni di viaggio, la coordinatrice regionale Wanda Ferro, l’ex europarlamentare cosentino Alfredo Antoniozzi, e il sindaco di Locri Giovanni Calabrese.
A dispetto dell’orario non proprio agevole, in concomitanza della “passeggiata” in centro della Madonna della Consolazione, i fratelli d’Italia riescono a calamitare l’attenzione degli adepti reggini.
Cusumano: «Riprendiamoci Reggio»
Dopo il saluto di Giuseppe Vacalebre, presidente regionale di Gioventù nazionale e del consigliere comunale Demetrio Marino, a prendere la parola è stata la padrona di casa Giovanna Cusumano candidata al secondo posto nel listino per il Senato. «Un segno di attenzione per Reggio» fanno notare in tanti, e ancor di più Antoniozzi, mostratosi fiducioso sul fatto che la partita in Calabria è completamente aperta, non escludendo che per FdI possa scattare anche un secondo seggio.
Lei incassa e lancia un’opa sul futuro di Palazzo San Giorgio chiedendo a Fratelli d’Italia di occuparsi del governo della città – «c’è la possibilità di riprendersi uno spazio politico importante in questa città che è in stato di abbandono da otto lunghi anni più 2 di commissariamento» dice – in qualche modo pretendendo un cambio di marcia, «necessario».
Poi entrando nel merito dell’incontro Cusumano ha sostenuto che il programma messo in piedi da Giorgia Meloni è «pratico e pragmatico», condannando i toni della campagna elettorale: «è aberrante il clima di violenza in cui si sta gestendo la campagna elettorale, ma anche il modus operandi di una sinistra che sta dimostrando di non avere idee, se non violenza verbale». L’obiettivo però rimane assegnare un posto alla Calabria nell’agenda politica del prossimo governo. Per questo Cusumano si dice convinta che la Calabria ha grandi possibilità di sviluppo dal punto di vista infrastrutturale ed energetico e, ricalcando il Meloni pensiero, ha ribadito che il porto di Gioia Tauro va sostenuto e potenziato, immaginando per la Calabria una sorta di laboratorio sperimentale per le energie alternative, soprattutto per via per delle risorse naturali di cui dispone. Cusumano non è invece tenera con chi intende il Sud «come un serbatoio di voti» che trae linfa dal contestato Reddito di cittadinanza: «io – ha detto – immagino un sud che deve investire sulle politiche del lavoro».
Altrettanto decisa è la posizione sulla “legge 194”: «non è vero che si possono fare passi indietro – parliamo di diritto all’aborto -. La legge esiste, va rispettata, e la differenza è quella di applicarla per intero». Il riferimento della Cusumano è a quella prima parte che prevede un sostegno alle donne, attraverso i centri abilitati che devono essere in grado di offrire un supporto psicologico alle donne: «Perché la sua sia comunque una scelta consapevole e libera. Sono convinta che ogni aborto lasci strascichi non indifferenti nella vita delle donne. Si può anche abortire se è una scelta libera e non dettata da condizioni economiche di povertà o di mancanza di supporto psicologico».
Ferro: «Si al reddito di sussidiarietà»
«L’attenzione di Fratelli d’Italia è forte, da Cosenza a Reggio, dal nord al sud di questa straordinaria regione. Le nostre proposte in quei 25 punti riguardano sostegno alle famiglie, alla natalità, il caro bollette e l’aumento delle materie prime, la possibilità per gli anziani e per i giovani di poter essere quell’anello di congiunzione di tante generazioni e di tante realtà, la piccola e media impresa e tutto ciò che riguarda sicurezza, giustizia e tanti temi all’ordine del giorno che hanno visto sempre proposte concrete ma che hanno visto anche un gruppo di Fratelli d’Italia essere presenti in Parlamento e dimostrare di essere una grande squadra e una grande classe dirigente».
Così invece Wanda Ferro ha travolto tutto e tutti, concentrando i temi fondamentali per Fratelli d’Italia, sottolineando con un «vogliamo una leader come Giorgia Meloni» che «per noi la parola data e una stretta di mano vale più di un contratto scritto». Insomma oltre la forza dei numeri, anche la consapevolezza di aver trasmesso fiducia agli italiani, che vorrebbero convincere anche della necessità di intervenire rispetto al chiacchieratissimo Reddito di cittadinanza.
«La nostra posizione, che è stata la nostra posizione sin dall’inizio del resto, è che ci debba essere un reddito di sussidiarietà che riguarda gli over 60 e i disabili. Chi non è nelle possibilità di poter lavorare, chi ha a carico molti figli e chi ovviamente non ha l’età per essere più nel mondo del lavoro. Per il resto noi diciamo più assumi, meno paghi. Sostenere le imprese, quelle imprese che possono in qualche modo far sì che i giovani collaborino alla costruzione di questo Mezzogiorno, di questa nostra Calabria, e soprattutto farlo attraverso la possibilità non di un metadone di Stato o assistenzialismo, ma attraverso una crescita personale economica e professionale. A questo si aggiunge la testimonianza dei navigator che erano nati per offrire opportunità che oggi invece chiedono allo Stato di essere assunti a tempo indeterminato. Questo significa che è un sistema che non ha funzionato».
Antoniozzi: «Coalizione solida»
Un «grandissimo entusiasmo intorno a Fratelli d’Italia e in particolare a Giorgia Meloni» lo avverte Alfredo Antoniozzi, che vede premiata la coerenza mostrata dalla leader in tutti questi anni, «frutto di un grande impegno al servizio della gente, con la rinuncia anche alla gestione del potere pur di certificare e marcare la propria posizione rispetto ad alcuni governi che non ci stavano bene».
L’ex europarlamentare sulla tenuta del centrodestra è sicuro: «La nostra è una coalizione solida. È evidente che ci sono delle sfumature, che ci sono delle posizioni e dei distinguo. Ed è anche giusto così, perché altrimenti non sarebbe una coalizione ma sarebbe un unico partito. Io credo che questa sia una ricchezza, anche le diversità di posizione tra le forze della coalizione in qualche misura allargano lo spettro di rappresentanza della società».
La ricetta per risollevare il sud e la Calabria, per lui, è il buon governo. «Il gruppo Parlamentare che uscirà da questa campagna elettorale sarà un gruppo coeso che diciamo pretenderà dal governo nazionale e lavorerà nel parlamento perché la Calabria possa avere delle grandi occasioni, delle grandi infrastrutture, e del lavoro».
Calabrese: «La sanità sarà la nostra priorità»
Vede il traguardo il sindaco di Locri Giovanni Calabrese candidato in tutta la regione nel listino proporzionale per la Camera: «Mancano pochi giorni dalla chiusura di questa breve ma intensa campagna elettorale fatta come sempre tra la gente a parlare e raccoglie quelle che sono le esigenze i problemi e le criticità dei vari territori. Oggi siamo qui a Reggio Calabria con tanti amici, e Fratelli d’Italia raccoglie appunto Il grido di allarme e di preoccupazione del popolo calabrese. Tante problematiche ancora irrisolte, partendo dalla sanità che sarà priorità nel nostro programma di governo». Dopo aver esaltato il ruolo di Giorgia Meloni c’è spazio anche per una battuta sulla foto circolata in rete dopo la polemica su alcune puntate e personaggi del cartone Peppa Pig: «Una foto di qualche anno fa, un 7-8 anni durante l’inaugurazione di un’attività commerciale a Locri. Peppa Pig mi sta assolutamente simpatica come cartone. Quello che viene oggi condannato è un messaggio sbagliato che si dà appunto ai bambini attraverso questa doppia mamma, poi, massima libertà, però secondo me dovremmo rimanere all’interno di determinati parametri e a certi canoni. Poi, assolutamente massimo rispetto per Peppa Pig. Ci mancava pure…»