L’ufficio elettorale centrale presso la suprema corte aveva rinviato l’insediamento dell’esponente leghista a dopo l'isitituzione giuridica della Brexit
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Vincenzo Sofo ha deciso di proporre, tramite i suoi legali di fiducia, ricorso al Tar del Lazio per ottenere il diritto a occupare uno dei 73 seggi del Parlamento Europeo spettante all’Italia in relazione ai quali è previsto l’immediato insediamento dei parlamentari eletti.
Sofo alle scorse elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo ottenne quasi 33mila preferenze. L’ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione aveva però ritenuto che lo stesso si dovrebbe insediare solo dopo che il recesso del Regno Unito dall’unione Europea sarà divenuto giuridicamente efficace.
Vincenzo Sofo, è considerato uno degli artefici della svolta sovranista della Lega. Classe 1986, milanese, figlio di calabresi di Bovalino, è famoso anche per essere il fondatore del blog “il talebano” e fidanzato con Marion Le Pen, nipote di Marine Le Pen, leader dell'ultradestra francese.
I legali di Sofo (Giovanni Spataro, Emilio Greco e Franceschina Bufano) censurano l’operato dell’organismo centrale che ha erroneamente sottratto alla lista “Lega Salvini Premier” il seggio assegnato nella Circoscrizione IV-Italia Meridionale, «mentre alla stregua della normativa di riferimento andava congelato il seggio della Lega attribuito nella Circoscrizione III- Italia Centrale al dott. Matteo Adinolfi. Decisione questa che evidenzia numerose falle ed elementi di forte perplessità».
L’udienza di discussione è fissata davanti al Tar del Lazio per il prossimo 15 ottobre.