Il Tribunale amministrativo si è pronunciato a favore dei due ricorrenti Silvio Zizza e Massimo Cristiano. Le operazioni di scrutinio si rivelarono subito contraddittorie e farraginose
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È uno scossone all’amministrazione di Lamezia Terme quello che ha dato il Tar Calabria decidendo che dovrà esserci una verifica delle operazioni di voto in 48 su 78 sezioni. Due i ricorrenti, Massimo Cristiano, rappresentato dall'avvocato Armando Chirumbolo, e Silvio Zizza, sostenuto da Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti. Entrambi erano candidati a sindaco nella corsa tornata elettorale le cui operazioni di scrutinio si rivelarono da subito difficili, con verbali ritoccati a penna o con bianchetto e diverse discrasie.
Oggi il Tribunale amministrativo, seconda sezione, presidente Nicola Durante, Gabriele Serra referendario, Martina Arrivi estensore, ha accolto entrambi i ricorsi. Nei giorni scorsi era emerso anche il caso di incompatibilità di un giudice in quanto legato all’ex moglie del sindaco Paolo Mascaro che si è costituito in giudizio. «Il Tar Calabria- afferma in un una nota l'avvocato Chirumbolo - accoglie il ricorso presentato dal candidato a sindaco Massimo Cristiano e dai candidati a consiglieri comunali Fabio Bascerano e Caterina Sonetto.
La Seconda sezione del Tar Calabria - ha aggiunto Chirumbolo - ritenendo valide e fondate le argomentazioni proposte ha deciso di andare affondo ed ha disposto l’istruttoria, così procedendo alla nomina di un verificatore. Terminate le lunghe operazioni di verificazione, che quasi certamente si svolgeranno negli uffici della prefettura di Catanzaro e nella quale occasione saranno aperte tutte le buste contenenti le schede elettorali relative alle sezioni per le quali il Tar disporrà l’accertamento, si terrà l’udienza di discussione, già fissata per il 29 settembre prossimo, nel corso della quale i giudici amministrativi, all’esito delle risultanze istruttorie, decideranno nel merito del ricorso presentato».