È quanto emerge dall’incontro avuto nella serata di oggi tra il candidato sindaco e i grillini della città bruzia andato in onda su Facebook. Il coordinatore pentastellato Aloe: «Mancata concertazione sul nome dell’avvocato penalista. Il Pd chieda scusa»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Ore di riflessione nel Movimento Cinque Stelle dopo l’incontro avuto nella serata di oggi con il candidato sindaco del centrosinistra, Franz Caruso, anticipato da Lacnews24.it. Un confronto andato in onda su Facebook, che è servito al coordinatore cittadino pentastellato, Luigi Aloe, per mettere i puntini sulle “i”, circa le ultime vicende che hanno caratterizzato il rapporto con il Pd. Il sostegno di Enrico Letta e Francesco Boccia alla candidatura dell’avvocato penalista è stato visto dai grillini come una mancanza di correttezza, in quanto il M5S era uno dei componenti del cosiddetto “tavolo Miccoli”, che, dopo le dimissioni di quest’ultimo, è stato sciolto.
Uno scioglimento quindi che ha generato solo confusione, come ha sottolineato Franz Caruso, il quale ha ribadito ancora una volta che tutte le forze di centrosinistra, quelle che formano il gruppo nazionale, sono al suo fianco. E ha specificato che anche lui si è sentito mortificato dal comportamento di Miccoli, visto che il Psi, forza di sinistra sia a livello regionale sia a livello nazionale, non era stato invitato a quel tavolo. In poche parole, Luigi Aloe ha chiesto una pausa di riflessione ai cinque candidati del centrosinistra (Franz Caruso, Bianca Rende, Giacomo Mancini jr, Sergio Nucci e Valerio Formisani), nella speranza che si trovi la “quadra” affinché la città di Cosenza non rimanga per i prossimi 10 anni nelle mani del centrodestra.
Cosa ha detto Aloe
«Quando è uscito la candidatura di Franz Caruso, per noi è stato molto difficile relazionarci con il Pd e con il commissario Boccia, con il quale ho parlato sette minuti in un mese e mezzo. Mi aspettavo un altro tipo di rapporto se davvero il Pd cercava una vera collaborazione, perché la politica è fatta di marciapiede, di condomini, siamo noi che dobbiamo fare la campagna elettorale». E aggiunge: «Non temo di essere smentito quando dico che erano state convocate più riunioni, e poi quel tavolo è stato delegittimato. All’ultima riunione non siamo andati, perché non abbiamo gradito alcune cose. I circoli del Pd, non sono mai stati convocati, e si sono espressi a favore della candidatura di Franz Caruso. Ma devo evidenziare che il nome di Misiti non è mai stato all’ordine del giorno, perché non era stata manifestata alcuna disponibilità, anche per questioni legate allo Statuto». E ancora: «Non abbiamo mai detto che Franz Caruso non sarà un buon sindaco di Cosenza, ma la sua scelta» riferendosi al penalista, «è stata una imposizione del Pd».
«Il Pd chieda scusa»
Il discorso poi si è soffermato ancora sulla considerazione politica del M5S, venuta meno secondo Aloe: «Mi aspettavo che il candidato M5S venisse preso almeno in considerazione, poiché non si può contestare a noi che non abbiamo mai fatto politica, se poi non ci viene mai dato spazio. Il Pd ci ha preso a pesci in faccia, questa è la verità». Al M5S stanno a cuore tre temi: verde, sociale e viabilità. «Tutti i candidati a sindaco, cinque nel centrosinistra, con un potenziale sesto, avete parlato di una Cosenza distrutta, da ricostruire. Ma oggi crediamo - aggiunge Aloe - che sia arrivato il momento di fermarci e riflettere. Stasera è stata un’occasione di confronto, per cui la porta rimane aperta». Tuttavia, Aloe ritiene che «questa strada non porta a nulla, cinque candidati che pescano nello stesso bacino, non so fino a che punto possano essere conveniente. Il Pd chieda scusa e ci risediamo intorno a un tavolo».
Infine, l’ultimo appello e una precisazione: «Speriamo che il futuro ci riservi cose buone, soprattutto che in queste ore possa cambiare qualcosa. Non meritavamo di essere trattati così. È una situazione appesa a un filo, diamoci un’ultima chance, ma chiarisco che non abbiamo candidature sul tavolo». Dichiarazione tesa a smentire che la presenza di Anna Laura Orrico da Bianca Rende fosse espressione di tutto il Movimento Cinque Stelle. La partecipazione dell’ex sottosegretaria ai Beni culturali era a titolo personale.
La posizione di Franz Caruso
«Ho rinunciato ad offerte importanti nella mia vita perché ritengo che il Psi sia da sempre una forza di sinistra. Quando ero capogruppo del Psi in Comune a Cosenza, ho ricevuto da Berlusconi l’offerta di candidarmi nel collegio della Camera dei Deputati. Potevo essere tentato nel 1994, ma ho scelto la mia professione. A 62 anni, invece, ho tirato le somme, ho preso atto che da questa città ho avuto tanto». Il penalista spiega i passaggi che hanno portato alla sua candidatura per la poltrona più importante di Palazzo dei Bruzi. «Una frangia importante del mondo accademico, del commercio, dei cittadini, mi invitava a scendere in campo. Ma sappiate che non sono uno sprovveduto politico, non sono sceso subito in campo. Ho fatto al contrario i passaggi politici giusti, interloquendo con Miccoli, con il quale lavoravamo per le comunali di Castrovillari, Paola e San Giovanni in Fiore. In quel periodo c’era l’intento comune di presentare un centrosinistra unito, ma allargato alla partecipazione di altri movimenti. Non sono sceso in campo da solo, la mia non è una auto-candidatura».
La morte di Jole Santelli, però, ha cambiato il quadro politico. «Con la sua scomparsa, le attenzioni sono state rivolte totalmente alla Regione e si è creata soltanto confusione qui a Cosenza. Avere due linee è sbagliato: serve chiarezza nei rapporti». Ad oggi infatti si arriva perché il centrosinistra e il M5S, insieme a Tansi, sostengono Amalia Bruni, mentre a Cosenza si procede in ordine sparso.
Caruso sottolinea di non far parte di casati politici. «Mio padre lavorava in banca, mentre mia madre era un’insegnante di scuola elementare. Ho la mia storia, la mia autonomia. Mi è dispiaciuto che anche dal M5S si siano mossi rilievi rispetto alla mia persona. Nel 2011 dovevo essere il candidato sindaco, ho ritirato la candidatura in favore di Salvatore Perugini, persona perbene. Il 2014 non sono stato eletto per 200 voti alla Regione Calabria. Dal 2001 al 2004 ho ricoperto il ruolo di assessore provinciale con il grande Tonino Acri, ma non ho mai gestito alcun potere. Ho soltanto fatto il dirigente di partito nel complesso della mia carriera, fuori dalla professione di avvocato».
«Rappresento me stesso, leggete le parole di Padre Fedele»
«Oggi rappresento me stesso, chiedo il sostegno sul progetto che ho messo nero su bianco, guardando alle fasce più deboli ed emarginate. “Cosenza 2050” racchiude tutto, il futuro è dei giovani». Nessun passo indietro, quindi. «Non posso tradire la fiducia che mi è stata mostrata dalla mia città. Sono in difficoltà nel dover mettere in stand-by quel progetto chiamato “Cosenza 2050”. Devo dare a questa città e per dare, ci devo rimettere. Sarà un sacrificio». E ribadisce: «Io sono una persona libera, il valore più grande che ogni persona deve avere. Non vado bene ai potentati per questo motivo. Ma tutto il centrosinistra è dalla mia parte. Cosenza 2050 non è una sigla, né il tempo di permanenza di Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi, ma la prospettiva che deve avere la nostra città. Dobbiamo creare una city-smart. Quindi, mi rivolgevo alle forze sane».
E infine, parla di Padre Fedele: «Le parole più belle le ho ricevute da lui. Basta leggere quello che ha detto. Per cui - rivolgendosi ad Aloe - ti dico che rispetto le vostre posizioni, ma sono arrivato al 19 agosto dopo un lungo percorso che ha portato Letta e Boccia a fare una scelta e darmi un’investitura ufficiale. Ho chiesto a Sergio Nucci di mediare con le altre forze che si richiamano al centrosinistra e di trovare un percorso condiviso».
Tradotto: chi oggi è fuori dal centrosinistra torni sui propri passi e condivida con Caruso il programma chiamato “Cosenza 2050”. «Non concediamo altri 10 anni al centrodestra. Cercate di superare quelle difficoltà che non nascono dalla mia azione. Siate responsabile come lo sono stato io. Mettete da parte quelli che sono stati i giusti risentimenti. Il M5S è determinante per il cambiamento di questa città. Oggi non posso fare passi indietro, ma vi invito a farne uno in avanti insieme per il bene della nostra città».