«Il mio percorso politico inizia dieci anni fa con la candidatura alle amministrative di Cosenza quando la città, con la sua umanità risorgente, dopo un periodo nettamente negativo e dormiente, nel 2011 cominciava a dare segni di rinascita». Così Francesco Caruso esordisce - si legge in una nota - in quello che «è il racconto di un’avventura che oggi più che mai lo vede protagonista. Dagli esordi politici di giovane professionista (è ingegnere) che in famiglia (figlio del compianto deputato Roberto Caruso), ha sempre respirato aria di politica pura, intesa al servizio della collettività, sino all’esperienza di assessore ai Lavori pubblici e vice sindaco al Comune di Cosenza pronto adesso a occupare la massima poltrona cittadina in virtù di una visione progettuale mirata alla concretezza dei fatti. Un video ne presenta in maniera diretta e spontanea, senza alcun filtro, l’attuale candidatura a sindaco della coalizione di Centrodestra alle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre».

Francesco Caruso traccia la sua storia insieme alle idee politico-amministrative. Dall’adolescenza a via Panebianco fino all’amore per la moglie e i due figli ed ancora fino all’amministrazione Occhiuto.   

«Tutto bene in città ma non tutto perfetto – precisa il candidato a sindaco - perché non esistono le città perfette. Però c’è una differenza, tra le città che crescono e che migliorano e quelle che non lo fanno, o che addirittura regrediscono. Cosenza è cresciuta in questi anni e noi abbiamo l’imperativo morale di dare prosecuzione al percorso di crescita e di eccellenza a cui l’abbiamo portata. Abbiamo compiuto una rivoluzione. Oggi però è percepibile un forte timore, la paura di ritornare indietro e che questo processo rivoluzionario che abbiamo avviato possa subire una battuta d’arresto. Dobbiamo impedire che si facciano passi indietro».