Il Partito democratico non cede le armi e, rispetto alla comunali di Corigliano-Rossano, ritorna a fare la voce grossa e ad essere perentorio sulla presenza palese e fisica del proprio vessillo. A rinnovare l’invito, molto esplicito nei contenuti e più implicito sulle alleanze già strette, è il segretario della Federazione provinciale dei democrat, Luigi Guglielmelli. L’auspicio di Guglielmelli, che nei giorni scorsi ha incontrato i vertici del partito di Corigliano-Rossano compreso il commissario Cesare Marini, è che si costruiscano «coalizioni ampie – dice - in cui però ci sia una presenza politica ben visibile del Pd a cominciare da una lista con il simbolo del Pd – rimarca e ribadisce - o di quello che sarà presentato alle elezioni europee, che possa contribuire all’affermazione di una coalizione civica, progressista, riformista e soprattutto di centrosinistra che guardi alla costruzione di una nuova, grande e moderna città».

Insomma, nella intenzioni dei Dem cosentini c’è forte determinazione affinché il partito, che con l’elezione di Zingaretti a nuovo segretario spera di essere entrato in una fase di rinnovamento e rilancio, possa giocarsi a viso aperto e senza recriminazione alcuna la partita delle comunali della terza città della Calabria.

 

Braccio di ferro sull'utilizzo del simbolo 

E al riguardo, dice ancora Guglielmelli, «c’è stata una discussione molto approfondita sui progetti per la nuova città e sul ruolo che il Pd deve avere nelle prossime elezioni amministrative». Discussione che proseguirà anche nelle prossime ore con «l’interlocuzione con gli iscritti di Corigliano Rossano al fine di costruire una proposta definitiva programmatica ed elettorale, per lavorare ad una lista robusta capace di interpretare un messaggio politico chiaro per gli elettori che finalmente stanno ritrovando la passione ed il legame col Partito, che ha avviato un nuovo percorso sotto la guida di Zingaretti».

Ed è probabile che questa interlocuzione possa significare anche un braccio di ferro sull’utilizzo del simbolo. Perché il Partito democratico cittadino a Corigliano-Rossano si è bello che schierato e lo ha fatto con Gino Promenzio, dirigente regionale del Pd e sostenitore della mozione Zingaretti alle ultime primarie. Il fatto è, però, che l’ortopedico pediatrico, impegnato a mettere su – come tutti gli altri competitor - una coalizione apparentemente civica e trasversale dove hanno già trovato spazio ampie fette della sinistra radicale e della destra sociale così come una parte di Forza Italia, non vuole all’interno del calderone politico simboli di partito. Nemmeno quello del Partito Democratico che nei giorni scorsi, a livello locale, gli ha fatto endorsement. La partita, dunque, rimane apertissima fino alla fine. Almeno fino al giorno della presentazione delle liste.

 

Le liste saranno l'arma in più per i candidati

Già, le liste, quei contenitori di persone, candidati e voti che sarà determinante all’esito elettorale. Ed il difficile, per tutti i candidati a sindaco, sarà proprio questo: cercare di allestire quante più liste con quanti più voti possibili. Ed appare quasi scontato che se il Partito democratico concorrerà alla composizione di una lista forte, che gli possa consentire di fare bella figura, è normale che ci voglia mettere non solo la faccia ma anche il simbolo. Perché le comunali di Corigliano-Rossano saranno il vero grande banco di prova, la Confederetion Cup, di quel “mondiale” chiamato regionali… dove il PD dovrà per forza misurarsi