Domenica prossima voteremo con una nuova legge elettorale, il Rosatellum, che prevede un sistema misto, proporzionale e maggioritario, comunque collegati tra loro.


Tra le novità c’è il tagliando anti-frode, un codice alfanumerico che indentifica in maniera anonima ogni singola scheda e scongiura il più classico dei brogli elettorali, quello della “scheda ballerina”. Una truffa tanto semplice quanto efficace, usata in particolare dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso per orientare il voto.

 

Un sistema antico, che qualche anno fa è stato portato nuovamente alla ribalta dall’autore di Gomorra, Roberto Saviano, che spiegò il trucco a Repubblica: «La scheda ballerina è una scheda che si perde al seggio elettorale e viene usata per controllare il voto. Basta farne uscire una, tu metti in tasca la scheda già votata e vai al seggio, te ne danno una vergine, vai in cabina e te la metti in tasca e consegni poi quella già votata». Ma prima di Saviano, fu Gabriele Salvatores, nel film “Sud” del 1993, a spiegare come funzionava questo sistema.

 

 

Vincenzo Graziano, avvocato vibonese, è stato presidente di seggio per ben 25 volte, dalle elezioni del 1979 ad oggi. A lui abbiamo chiesto di spiegarci come funziona il tagliando anti-frode e quali saranno le conseguenze sulle procedure di voto.