A Crotone quattro aspiranti sindaci supportati da un totale di 20 liste. Segui i risultati e tutti gli aggiornamenti
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Urne chiuse anche a Crotone, una delle due province della Calabria chiamata alle urne insieme a Reggio Calabria.
Quattro aspiranti sindaci supportati da un totale di 20 liste. In corsa i candidati sindaco Antonio Manica, Danilo Arcuri, Andrea Correggia e Antonio Voce.
I risultati: è ballottaggio Manica-Voce
Al momento, con 48 su 74 sezioni scrutinate su 74, in testa c'è il candidato sostenuto dal centrodestra Antonio Manica, che si attesta al 42,1%, per un totale di 8429 voti. In seconda posizione il civico Vincenzo Voce al 35,44% (7091).
In terza posizione, e dunque escluso dal ballottaggio, Danilo Arcuri, sostenuto dal centrosinistra, fermo al 17,6% (3524). Al quarto posto Andrea Correggia, candidato del M5s, che si attesta al 4,83% (966).
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Le liste
Prima lista in città è quella di Forza Italia, con il 15,9%, seguita da Consenso, all'8,9%, entrambe a sostegno di Manica. Fratelli d'Italia e Lega arrivano, rispettivamente, al 5,7 e al 3,8%. La terza forza assoluta è I Demokratici, che supporta Arcuri, che si aggira intorno all'8,4%. Quarta lista è invece Tesoro Calabria, che appoggia voce, che arriva al 7,8%.
Affluenza
67,64%: questa è la percentuale definitiva degli aventi diritto che si sono recati alle urne nella città di Crotone.
I candidati
- Il candidato del centrodestra, Antonio Manica, può vantare il maggior numero di liste. A suo sostegno ce ne sono 10: oltre a quelle di Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, ci sono le civiche “Manica sindaco”, Consenso, Idm, Krotone da vivere, Officina civica, Progetto città, Valore Crotone.
- Il centrosinistra supporterà Arcuri, che dalla sua parte ha anche il movimento che fa capo a Enzo e Flora Sculco, i Demokratici. In tutto, Arcuri può contare su 5 liste: Riformisti per Crotone, i Demokratici, i Democratici progressisti, Laboratorio Crotone e Crotone è dei crotonesi.
- Il Movimento 5 stelle punta tutto su Correggia, sostenuto da una sola lista. Anche nel centro pitagorico, dunque, il M5s ha deciso di non siglare alcuna alleanza politica, a differenza di quanto avviene al Governo nazionale, dove l'accordo con il Pd non è mai stato messo in discussione.
- Voce è il candidato indicato dal movimento dell'ex aspirante governatore Carlo Tansi, Tesoro Calabria. Oltre a questa sigla, Voce sarà supportato dalle liste “Stanchi dei soliti”, Crotone Cambia e Città libera.
La legge elettorale
La legge elettorale prevede un sistema di tipo maggioritario per ciò che concerne l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene con un sistema proporzionale. Per ragioni di governabilità, al candidato sindaco che risulterà vincitore sarà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti, all’interno dell’assise comunale, saranno assegnati alle altre liste in maniera proporzionale, secondo il “metodo D’Hondt”. Il numero di consiglieri comunali sarà di 32, escluso il sindaco. Otterranno un seggio tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato una soglia di sbarramento che la legge fissa nel 3% dei voti.
Previsto il ballottaggio
Reggio Calabria è un comune al di sopra dei 15mila abitanti. Ciò significa che, se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza al primo turno, allora si procederà a ballottaggio fra i due candidati più votati.
È possibile il voto disgiunto
A differenza delle elezioni regionali dove si era vincolati alla scelta di un candidato al Consiglio collegato al presidente indicato dalla coalizione, alle Comunali è possibile è stato possibile il voto disgiunto. L’elettore dunque potrà scegliere un candidato al Consiglio di un partito di centrosinistra e votare per il candidato sindaco del centrodestra e viceversa.
O comunque scegliere liberamente sia il consigliere comunale, di qualunque partito, e poi indicare il candidato sindaco senza che sia necessario alcun collegamento. Il voto così espresso viene attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata prescelta. In questo modo appunto i voti vanno da una parte (alla lista ed al consigliere) e contemporaneamente anche a un sindaco di un altro partito o coalizione.
Doppia preferenza di genere
Possibile per l’elettore inserire nella scheda due voti di preferenza sulla lista, uno per ogni genere (uomo/donna), ma non due uomini o due donne. Non per due uomini o per due donne. Si può votare ancora anche solo per un Consigliere. Questi voti così espressi (alla lista ed ai consiglieri), vanno automaticamente al candidato sindaco. A meno che, come illustrato prima, l’elettore non opti per il voto disgiunto indicando il candidato sindaco sostenuto da altra lista.