Urne chiuse anche a Castrovillari. Dei 19 comuni della provincia di Cosenza interessati dalle prossime elezioni comunali quello di Castrovillari è il centro più popoloso. Sono cinque i candidati a sinsaco.

Lo spoglio dei voti per il primo turno delle elezioni comunali è inziato alle ore 9. In questa sezione tutti gli aggiornamenti e le notizie in tempo reale.

A recarsi alle urne il 62,53% degli aventi diritto.

I risultati: è ballottaggio

Arrivano i risultati da Castrovillari dove risulta essere in testa il centrodestra con Lamensa. Segue il sindaco uscente ed esponente del centrosinistra Lo Polito.

Il ballottaggio è previsto tra due settimane: il 4 e 5 ottobre.

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I candidati

La competizione elettorale ha visto protagonisti_

  • il sindaco uscente, candidato del centrosinistra, Domenico Lo Polito(sostenuto da quattro liste: Partito Democratico, Democratici per Cv, Progressisti per Castrovillari, Radici per il Futuro).

  • Giuseppe Santagada(sostenuto da tre liste: Solidarietà e partecipazione, Castrovillari città viva, Alternativa per Castrovillari Impegno comune) espressione di alcuni movimenti civici del territorio. Cinque anni fa i due contendenti arrivarono al ballottaggio e dopo il conteggio delle schede, la spuntò Lo Polito per appena 11 voti.

  • l'esponente del centrodestra Giancarlo Lamensa, (sostenuto da sei liste: Udc, Fratelli d'Italia, Azione cittadina, Forza Italia, Lamensa sindaco, Futuro Adesso) che conta su sei liste al seguito e sulla compattezza delle tante anime della compagine, dai forzisti, ai meloniani, ai salviniani.

  • C'è poi il candidato pentastellato, il primo a depositare le liste nella mattinata del 21 agosto, poco dopo l'apertura degli uffici. Si tratta di Giuseppe Antonio Campanella . Oltre al simbolo dei Cinquestelle, annovera anche il sostegno della lista Sviluppo per Castrovillari e per il territorio.

  • Vittoria Bianchi. Correrà sotto il simbolo di Forza Sud.

 

La legge elettorale

La legge elettorale prevede un sistema di tipo maggioritario per ciò che concerne l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene con un sistema proporzionale. Per ragioni di governabilità, al candidato sindaco che risulterà vincitore sarà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti, all’interno dell’assise comunale, saranno assegnati alle altre liste in maniera proporzionale, secondo il “metodo D’Hondt”. Il numero di consiglieri comunali sarà di 32, escluso il sindaco. Otterranno un seggio tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato una soglia di sbarramento che la legge fissa nel 3% dei voti.

Previsto il ballottaggio

Reggio Calabria è un comune al di sopra dei 15mila abitanti. Ciò significa che, se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza al primo turno, allora si procederà a ballottaggio fra i due candidati più votati.

È possibile il voto disgiunto

A differenza delle elezioni regionali dove si era vincolati alla scelta di un candidato al Consiglio collegato al presidente indicato dalla coalizione, alle Comunali è possibile è stato possibile il voto disgiunto. L’elettore dunque potrà scegliere un candidato al Consiglio di un partito di centrosinistra e votare per il candidato sindaco del centrodestra e viceversa.
O comunque scegliere liberamente sia il consigliere comunale, di qualunque partito, e poi indicare il candidato sindaco senza che sia necessario alcun collegamento. Il voto così espresso viene attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata prescelta. In questo modo appunto i voti vanno da una parte (alla lista ed al consigliere) e contemporaneamente anche a un sindaco di un altro partito o coalizione.

Doppia preferenza di genere

Possibile per l’elettore inserire nella scheda due voti di preferenza sulla lista, uno per ogni genere (uomo/donna), ma non due uomini o due donne. Non per due uomini o per due donne. Si può votare ancora anche solo per un Consigliere. Questi voti così espressi (alla lista ed ai consiglieri), vanno automaticamente al candidato sindaco. A meno che, come illustrato prima, l’elettore non opti per il voto disgiunto indicando il candidato sindaco sostenuto da altra lista.