Campagna elettorale agli sgoccioli a Rosarno, ma non mancano le frecce avvelenate. Come quella che ha tirato il candidato Cosma Ferrarini che, in vista del voto dii domenica e lunedì, ce l’ha tanto con i suoi avversari che con i commissari arrivati dopo il terzo scioglimento per mafia del Consiglio. «Dopo i nostri comizi – ha dichiarato a proposito della Terna – si sono svegliati dal torpore e hanno fatto pulire il paese».

Sul conto di Pasquale Cutrì e Pippo Italiano, gli altri contendenti, il candidato ha detto che «appartengono entrambi a due blocchi di potere che hanno amministrato Rosarno negli ultimi 20 anni», aggiungendo sul proprio schieramento che «è l’unico formato da candidati veramente liberi».

Cutrì ha lanciato l’impegno a varare «una commissione comunale antimafia, coinvolgendo pure le minoranze, che abbia potere di controllo per prevenire qualsiasi condizionamento», mentre rispetto alla prima cosa che farebbe nel caso in cui venisse eletto sindaco aggiunge: «Mi farei ricevere dal prefetto per capire come mai sono andati deserti i bandi per affidare la raccolta differenziata». Italiano, che ha rimarcato la sua scelta di non attaccare gli avversari, ha anticipato che la «prima cosa che farebbe riguarderebbe la necessaria pulizia almeno degli ingressi del paese».