Lo schieramento punta a un confronto costante con i cittadini e si dice pronto a «guidare un vero cambiamento»
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«Alleanza Gioiese nasce dall’esigenza di inserire nel dibattito politico persone fresche, competenti, capaci non solo di riconoscere i problemi, ma anche di proporre soluzioni concrete e realizzabili» è l’idea di Rosario Schiavone, 50 anni, aspirante sindaco di Gioia Tauro. Il funzionario del Consiglio regionale della Calabria, alle prossime elezioni comunali, verrà supportato dal laboratorio politico “Alleanza Gioiese” fondato da Christian Carbone, Roberto Irrera e Antonino Papalia; il gruppo oggi conta un centinaio di iscritti, suddivisi in dipartimenti che si occupano di diverse tematiche.
La concorrenza che aspira a diventare primo cittadino di Gioia Tauro, ad oggi, è formata da: Renato Bellofiore, Simona Scarcella e Mariarosaria Russo.
I membri dello schieramento che affianca Schiavone mirano a un confronto diretto con i cittadini. Come avvenuto domenica 24 marzo sul lungomare di Gioia Tauro, quando sono scesi in strada per ascoltare le famiglie e comprenderne le esigenze. Ha avuto il via così un’autentica campagna d’ascolto. E nei prossimi giorni sarà inaugurata la sede in piazza dell’incontro per «guidare un vero cambiamento, mettendo al primo posto la competenza e la capacità di pianificazione a lungo termine».
Rosario Schiavone spiega che «la creazione del laboratorio politico Alleanza Gioiese e la mia candidatura nascono in seguito ad un'analisi approfondita dell'ambiente politico degli ultimi anni, caratterizzato, purtroppo, o da leadership isolate o da squadre incentrate su cartelli elettorali che si sono dimostrate instabili, poco durature e prive di una visione a lungo termine. Abbiamo identificato un vuoto, un bisogno di rinnovamento che va oltre la semplice alternanza di potere. Il nostro approccio alla politica si basa su una collaborazione stretta con esperti nei vari settori, attraverso la creazione di dipartimenti dedicati, che lavoreranno per sviluppare un programma realistico e realizzabile, non il cosiddetto "libro dei sogni", ma un piano d'azione concentrato inizialmente sul ripristino dall'ordinario, per poi mirare verso obiettivi più ambiziosi».
La visione di Alleanza Gioiese è chiara: «Gioia Tauro, essendo geograficamente la prima città della Piana, non può che seguire l'esempio dei comuni limitrofi, che hanno già compreso l'importanza della competenza e dell'innovazione al di sopra della politica partitica e della ricerca di consenso immediato, ottenuto mettendo insieme vecchi dinosauri della politica e grossi portatori di voti».