Salta il nome scelto da Pd e M5s per le prossime regionali. La decisione arriva dopo l'interdittiva antimafia per un’azienda del gruppo industriale di famiglia. Fonti dem assicurano: «La coalizione resta unita»
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«Avevo deciso di raccogliere l’invito a candidarmi a presidente della Regione Calabria e condurre una battaglia fiera e leale, a viso aperto, con parole chiare e proposte concrete per ridare dignità alla Calabria e orgoglio ai calabresi. Preferisco però, con dolore, fare un passo di lato per evitare che vicende, che - lo sottolineo con forza - non mi riguardano personalmente, possano dare adito a strumentalizzazioni che nulla avrebbero a che fare con il merito della campagna elettorale». Così in una nota l'ormai ex candidata di Pd e M5s alle prossime elezioni regionali, Maria Antonietta Ventura. La decisione di ritirarsi arriva in seguito all'interdittiva antimafia per un’azienda del gruppo industriale Ventura, che fa capo alla sua famiglia. Una notizia che, come anticipato dalla nostra testata, ha fin da subito posto le segreterie politiche in fibrillazione e portato la stessa Ventura ad annullare tutti gli impegni.
«Ho la responsabilità - prosegue - di tutelare le oltre 1.000 famiglie dei lavoratori diretti e indiretti relativi alle aziende del mio gruppo. L’impegno sociale e civico a tutela dei calabresi proseguirà, con ancora maggiore determinazione nelle forme che da sempre porto avanti».
Il primo commento al ritiro della candidatura di Ventura arriva direttamente dal Nazareno, che parla di «scelta di sensibilità che rispettiamo». Fonti Pd assicurano che si tratti si una «decisione autonoma, non legata alle dinamiche interne del M5s ma alla volontà che vicende estranee alla politica possano essere strumentalizzate in campagna elettorale». Il nome di Ventura aveva messo insieme Pd, la componente Articolo Uno di Leu e M5s. «La coalizione unita alternativa alla destra è la nostra forza e lavoreremo insieme per vincere le elezioni».