VIDEO | L'europarlamentare partecipando a Cinquefrondi alla prima festa provinciale della componente giovanile del partito di Giorgia Meloni ha gelato i militanti: «Il ticket Spirlì-Occhiuto non è un problema»
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«Ora serve il progetto». È lapidario Vincenzo Sofo, europarlamentare di Fratelli d’Italia, che analizza la fase che ora si apre per il centrodestra calabrese, messosi alle spalle la fibrillazione dovuta alla ridiscussione della candidatura di Roberto Occhiuto che era riuscita ad ottenere Giorgia Meloni. Anche a rischio di apparire forzatamente ottimisti, è normalizzazione la parola d’ordine che domina nella coalizione e l’esponente dei meloniani – partecipando a Cinquefrondi alla prima edizione della “Festa della gioventù”, organizzata nella cittadina del Reggino dalla Federazione provinciale della componente giovanile di Fdi – non crede che ci possano essere strascichi alle polemiche dei giorni scorsi.
«È normale – prosegue – che ogni militante di partito, e i nostri non fanno eccezione, rivendichi per la propria forza politica la candidatura a presidente, ma noi crediamo nell’accordo sancito a Roma perché far parte di una coalizione significa essere coerenti e accettare anche i compromessi. Non penso che dopo le elezioni vi possano essere effetti sull’impostazione del governo regionale, perché Occhiuto è un buon candidato e ora serve costruire un progetto politico per la Calabria». Sofo, politico milanese di origini calabresi – eletto al Sud con la Lega e poi passato con Fratelli d’Italia – ha anche analizzato il quadro che lascia l’attuale esecutivo regionale.
«A causa dell’emergenza covid e dei poteri limitati conseguenti alla scomparsa della presidente Santelli – commenta – la Calabria non ha potuto partecipare, come altre regioni, alle trattative per la definizione del Piano nazionale del Recovery plan».