«Estendere alle elezioni calabresi la norma speciale sulla riduzione a un terzo delle firme necessarie per la presentazione delle liste civiche, tra l'altro già prevista dall'art. 1 bis della legge ad hoc del 2020 recante: 'Disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020'». È quanto chiede Carlo Tansi, fondatore del movimento civico Tesoro Calabria, in rappresentanza anche delle liste elettorali circoscrizionali denominate 'Tesoro Calabria', 'Calabria Libera' e 'Calabria Pulita', in un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in vista delle elezioni regionali del 14 febbraio.

 

«La normativa in oggetto - prosegue Tansi - è stata infatti emanata nel giugno scorso, ovvero prim'ancora che si abbattesse sul Paese la seconda ondata di contagi tuttora in corso. Ecco perché, in ragione del perdurare su tutto il territorio nazionale della crisi epidemiologica in atto da quasi un anno, si configura a mio modesto avviso una sostanziale e palese violazione in danno dei calabresi, considerato come qui da noi, a partire da domani, sarà in corso la raccolta delle firme per la presentazione delle liste. La citata L. 59, peraltro, è stata emanata proprio al fine di 'continuare a garantire il pieno esercizio dei diritti civili e politici nello svolgimento delle elezioni delle regioni a statuto ordinario, tenuto conto dell'esigenza di assicurare il necessario distanziamento sociale per prevenire il contagio da Covid durante il procedimento elettorale'. Tale principio di buon senso ed equità sostanziale, valido ed efficace in tutta Italia, non è però applicabile alla Calabria, dal momento che per i calabresi e i movimenti civici, non solo Tesoro Calabria, c'è l'obbligo di dover raccogliere le firme dei sottoscrittori nel periodo compreso tra il 70/mo e il 30/mo giorno precedente alla data delle elezioni, quindi dal 15 dicembre al 14 gennaio, vale a dire in piena emergenza sanitaria con tutte le restrizioni in vigore nel periodo natalizio e oltre».

 

«Appare dunque evidente - prosegue Tansi - come tali condizioni limitino fortemente il diritto delle liste civiche quali le nostre, fuori dal sistema dei partiti, di poter esercitare in forma libera il diritto, costituzionalmente garantito, di partecipare in base alla par condicio alle consultazioni senza potersi tuttavia avvalere della riduzione di un terzo delle firme indispensabili per presentare le liste sul piano teorico ancora in vigore. Ci appelliamo quindi al Capo dello Stato quale garante ultimo della Costituzione e dei diritti civili e politici dei cittadini, ai presidenti delle Camere e al Governo affinché sia emesso un provvedimento urgente con forza di legge al ministro dell'Interno quale responsabile dei procedimenti elettorali, al Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Coronavirus».