INTERVISTA | Nelle prossime ore il leader di Tesoro Calabria presenterà i candidati delle tre liste che lo sosterranno nella corsa alle regionali: «Pronti ad allargare la coalizione, ma solo a chi ambisce al cambiamento» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Tre liste di candidati e novemila firme da raccogliere entro metà gennaio. Sempre che il voto non slitti. Carlo Tansi va avanti alla testa di Tesoro Calabria. Il movimento civico già a gennaio scorso aveva sfiorato il raggiungimento della soglia di sbarramento. Adesso, in virtù della tragica scomparsa di Jole Santelli, arriva una inattesa seconda possibilità. E pare essere saltata definitivamente l'ipotesi di confronto con il Partito democratico dopo la diatriba con il commissario dem.
L’esperienza insegna
«Cosa è cambiato? La volta scorsa la mancanza di esperienza ha fatto la differenza – spiega il geologo - Io ero un novizio della politica. Mi ero limitato a svolgere un ruolo nella Protezione Civile dove, con dati alla mano, posso dire di aver attuato una piccola rivoluzione. Ho capito che bisogna scardinare il sistema, anche quello dei burocrati, degli alti dirigenti. Molti hanno problemi giudiziari. Questa gentaglia deve essere presa a calci e mandata via. Le precedenti elezioni sono state un buon rodaggio – aggiunge Tansi - Molti errori non saranno ripetuti. Per esempio, non avevamo nominato i rappresentanti di lista e questo ci ha fatto annullare diverse preferenze».
Regionali connesse alle amministrative
Ma il leader di Tesoro Calabria guarda anche in prospettiva agli appuntamenti con le amministrative. A Crotone è arivata una prima soddisfazione con il successo di Vincenzo Voce. «A Cosenza cercheremo di contrastare il Partito Unico della Torta: i vecchi marpioni di destra e sinistra hanno sempre fatto gli affari insieme, si stanno già organizzando e tramando per mettere le mani sulla città. Guardiamo anche a Catanzaro, comune borderline in bilico: potrebbe cadere per motivi giudiziari da un momento all’altro. Così come Reggio alla luce delle rivelazioni sui brogli scoperti dalla Procura. Abbiamo l’opportunità di fare arrivare il nostro tsunami arancione nei capoluoghi più importanti».
Aperti ad un allargamento
Si parte da tre liste civiche, ma la coalizione potrebbe anche essere allargata. «Però non siamo un taxi – precisa – Ci hanno chiesto spazio anche politici che nella scorsa tornata hanno racolto cinquemila consensi. Abbiamo detto no grazie: nessuno si illuda di poterci utilizzare solo per conquistare un seggio in consiglio regionale. Noi siamo aperti, ma a chi sinceramente ha intenzione di cambiare la Calabria. Abbiamo la fortuna di vivere in una nelle regioni più belle al mondo, ostaggio però di un manipolo di ignoranti. Le umiliazioni subite durante il noto balletto dei commissari sanitari, hanno offeso la nostra dignità».
La burrasca con il Pd
Tra i Democrat non mancano gli estimatori dell’ex capo della Protezione Civile, gradito anche ad una parte dei Cinquestelle. Ma la diversità di vedute tra Tansi ed il commissario regionale del Pd sembrano insuperabili e pregiudicano la costruzione di un ampio e coeso fronte di centrosinistra. «Stefano Graziano mi ha chiaramente detto di non avermi invitato alla discussione. E allora, visto che non ero invitato, ho tolto il disturbo e sono andato via», svela Carlo Tansi, mettendo a nudo i retroscena dello scontro che hanno mandato all’aria il tavolo virtuale di ieri sera.