Non riescono a tornare ad andare d’amore e d’accordo (ma forse, tranne brevi parentesi, non ci sono riusciti. Mai) il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il segretario provinciale Forza Italia Mimmo Tallini. Stavolta però, dopo almeno un paio d’anni di lunghi coltelli fra i due, sullo sfondo delle Regionali 2020/2021 con riferimento alla campagna elettorale iniziata a metà 2019, sembrava improvvisamente scoppiata la pace. Una tregua duratura sancita da un Abramo in Cittadella nelle vesti di assessore al Bilancio e forse vicegovernatore, un Tallini di nuovo autorevole dirigente locale forzista e un loro avente-causa politico: il segretario questore uscente di Palazzo Campanella, Filippo Mancuso, aiutato da entrambi a rientrare nella massima assise pubblica calabrese.

Niente da fare, tuttavia, perché sul rinascente asse Abramo-Tallini si sarebbe infilato il capo dei forzisti calabresi, Giuseppe Mangialavori. Che al di là delle dichiarazioni di prammatica parrebbe non nutrire un affetto viscerale per Tallini ma a cui invece un sindaco del capoluogo alleato potrebbe tornare comodo. Molto comodo. Soprattutto attualmente, ossia alla vigilia delle Regionali-bis. Come noto, necessarie, per via della prematura scomparsa della sfortunata presidente Jole Santelli. E vi spieghiamo il perché. Al giovane plenipotenziario senatore serve ottenere un grande risultato per il suo candidato Michele Comito, direttore dell’Uo di Cardiologia all’ospedale Jazzolino di Vibo già presidente del civico consesso vibonese e nel ‘19 prima scelta per il ruolo di leader dell’amministrazione comunale come ovvio in quota Fi e centrodestra ma poi avvicendato dall’avvocato Maria Limardo in ragione del suo rifiuto a ricoprire questa carica.

Lo stesso insigne medico, però, è ora pronto a scendere in campo. E, come premesso, a Mangialavori - che lo stima e lo ha da sempre sponsorizzato - interessa faccia un percorso netto. Una corsa insomma ricca di soddisfazioni. Ma per tradurre tutto ciò in fatti servono banalmente i voti e in cima ai Tre Colli, dove Comito è tutt’altro che popolare, a supportarlo ci penserebbe proprio Abramo. Contropartita per lui? Una rapida cooptazione in Giunta, appunto. Un inserimento che potrebbe avvenire già a luglio prossimo. “Svolta” che farebbe felice la maggior parte degli aficionados del sindaco, tuttavia causando viceversa dei mal di pancia a molti altri gravitanti nella sua area politica. Gente a cui si sommerebbero di sicuro Tallini e in particolare Mancuso, che dovrebbero ingoiare un grosso rospo.