«La rinegoziazione è evidente che potrebbe dipendere da quelli che saranno gli esiti e i risultati. In politica si può escludere qualcosa?» Un’affermazione che oggettivamente non fa una piega, ma se detta da un candidato, anche importante, come Antonello Talerico, presidente degli avvocati catanzaresi e iscritto alla lista di Forza Italia, allora le cose cambiano.  Cambiano soprattutto se l’oggetto della rinegoziazione è la posizione di Nino Spirlì all’interno del ticket stabilito a livello nazionale che vuole Roberto Occhiuto presidente e l’esponente della Lega vice in pectore.

La dichiarazione di Talerico è arrivata quasi inaspettata, nel corso della seguitissima trasmissione di LacTv “Perfidia”, condotta da Antonella Grippo, che ha stuzzicato l’ospite gettando un vero e proprio meteorite nello stagno del centrodestra chiedendo al candidato se la vittoria di Roberto Occhiuto coinciderà con la defenestrazione del facente funzioni Nino Spirlì.

Il suo, confida la conduttrice, è solo un sospetto, che si fonda però su un ragionamento ben strutturato che affonda le radici nella competizione interna al centrodestra: se Fratelli d’Italia, data in grande crescita, fa il pieno di voti, quell’accordo sul ticket Occhiuto-Spirlì si rinegozierà?

Ora, grazie a Talerico, sappiamo che è immaginabile. Certo, bisognerà capire se quella possibilità è solo un’opinione personale o se rappresenta un sentimento strisciante, non solo all’interno del partito che esprime il candidato presidente, ma anche all’interno di Fratelli d’Italia che già una volta ha messo in crisi i rapporti con la coalizione, seppur per questioni nazionali.

Ma come andiamo ripetendo da tempo, c’è molto di nazionale in queste elezioni regionali calabresi.