Stavolta potrebbe essere quella giusta. Negli ultimi 20 anni ogni esperienza di natura civica si è infranta contro la soglia di sbarramento, molto alta e fissata all’8%, e nessuno dei movimenti messi in campo è riuscito ad entrare in Consiglio regionale affondato dalle corazzate dei partiti tradizionali.

Neanche il Movimento Cinque Stelle, nonostante gli ottimi risultati ottenuti alle politiche dove però non c’è la preferenza e le liste sono bloccate, è riuscito nell’impresa. Lo scorso gennaio solo per poche migliaia di voti non ci è riuscito Carlo Tansi con il suo Tesoro Calabria, superando il 7%.

Il patto civico per la Calabria 

Adesso, però dopo la chiusura anticipata della legislatura e con tutte le inadeguatezze e incompetenze della classe dirigente ingrandite a dismisura dall’emergenza Coronavirus, i tempi potrebbero essere maturi.

E proprio per queste ragioni ha destato molto interesse il battesimo del Patto Civico per la Calabria 2030, una sigla che comprende tanti movimento che hanno intenzione di imprimere un cambio di rotta alla gestione della cosa pubblica. Tra i principali animatori del progetto c’è Pino Aprile, presidente del movimento 24 Agosto per l'Equità Territoriale, ma hanno già aderito anche il movimento "10 idee per la Calabria" di Domenico Gattuso e e il comitato Cambiamo la Calabria di Francesco Aiello, il candidato alla carica di governatore per i Cinque Stelle all’ultima tornata elettorale.

La partecipazione alle regionali

«Il patto civico è una piattaforma, un programma che viene condiviso da una serie di movimenti e comitati che non aderiscono ad alcun partito ma vogliono partecipare alle elezioni per il rinnovo del prossimo Consiglio regionale per fare delle cose – ha spiegato Pino Aprile – Fuori da ogni ideologia vogliamo lavorare a 4 o 5 progetti essenziali: sanità, mobilità, istruzione per i nostri giovani e creazione di posti di lavoro. Progetti precisi, senza programmare l’impossibile. Alla piattaforma – conclude Aprile - potranno aderire tutti coloro che vogliano ripulire la Calabria dal suo marcio di connessione fra criminalità, economia corrotta e politica al servizio».

Il dialogo con Tansi

La piattaforma, che fin dal principio non nasconde la volontà di essere presente alle elezioni, rimane aperta al contributo di tutti in una logica che sia fuori dagli schemi tradizionali. Per queste ragion è in corso il dialogo con lo stesso Carlo Tansi. Ma proprio dopo il lancio del Patto Civico ha preso posizione anche Nino De Masi che aveva sostenuto la corsa di Pippo Callipo alle ultime regionali. De Masi ha rivolto un appello ai calabresi a non commettere gli errori del passato e ad individuare in modo deciso e unitario una nuova classe dirigente che sappia rompere con le vecchie e logore logiche di spartizione del potere. E i partiti, a destra come a sinistra, cominciano adesso ad entrare nel panico.