Chi sarà la donna per la quale la banda romana del Pd ha fatto fuori Nicola Irto? Il toto candidata è appena iniziato. Ma potrebbe essere già finito. Secondo Valerio Valentini de “Il foglio”, infatti, nelle corde di dei democrat di via del Nazareno ci sarebbe la candidatura della giurista cosentina Anna Falcone. Attualmente candidata in pectore da de Magistris come sua vice, nel caso il sindaco di Napoli fosse incoronato governatore della Calabria. Le voci in tal senso si rincorrono suscitando sentimenti contrastanti. E, tuttavia, le spinte verso la candidatura della Falcone non sono nuove.

Fernando Pignataro, ex parlamentare di Sinistra Italiana ed ex segretario regionale della CgIl, l’aveva già proposta al tavolo del centro sinistra qualche mese fa, prima che quel tavolo finisse in bancarotta. Spinte verso la candidatura della Falcone, sarebbero arrivate dalle sardine calabre, ergo, da Jasmine Cristallo. Anche sul fronte del movimento “Cambia vento” catanzarese di Nicola Fiorita, il nome della giurista cosentina sarebbe gradito.

Chi è Anna Falcone

Anna Falcone, ex socialista, demagistrisiana della prima ora, ha collaborato con l’ex pm di Catanzaro anche al comune di Napoli. In passato si è resa protagonista  di diverse iniziative mediaticamente d’impatto, mettendosi in mostra nei salotti della sinistra romana. Tuttavia, l’avvocata,  è stata sempre invisa a gran parte dell’establishment storico del Pd calabrese. Alla  sua candidatura, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe il sostegno del vice segretario nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, riferimento delle sardine al Nazareno. L’ex ministro del sud del governo Conte, infatti, sulla Calabria, sta giocando una sua partita.

De Magistris farà un passo indietro?

È evidente che l’interesse del giovane dirigente nazionale siciliano è tutto proiettato verso le elezioni politiche del 2023 e in prospettiva della costruzione di una sua corrente di riferimento. Obiettivo: portare un rappresentanza delle sardine in parlamento. E, d’altronde, nel gioco degli incastri e del risiko tra le correnti piddiote, ormai, tutto è possibile. Rimane il problema: se la Falcone dovesse essere tentata dalla proposta, come si regolerà con de Magistris? De Magistris sarà disponibile ad un passo indietro in favore della sua vice e alla possibilità di un fronte unitario contro il centro destra? Una grande confusione regna sotto il cielo del Nazareno e non solo su quello. E comunque,  Stefano Graziano, in tutto questo caos, sembra che abbia rassegnato le sue dimissioni da commissario del Pd calabrese, prontamente respinte da Letta, almeno per ora. La Calabria cavia è servita. E se la cavia muore, pazienza. Per una cavia, a Roma, non è mai morto di dolore nessuno.