«La sinistra si è presentata divisa praticamente ovunque. A Roma, con due ex ministri più la Raggi in campo; a Napoli, con Manfredi, Bassolino e il candidato di De Magistris; e così anche a Torino e a Milano. La verità, questo è dimostrato anche dalla proporzione della mia vittoria, è che il centrodestra ha trionfato perché ha fatto una campagna elettorale concreta, senza lasciare spazio alle polemiche e parlando dei problemi dei calabresi».

Così Roberto Occhiuto, presidente eletto della Regione Calabria, in un’intervista al settimanale “Riviera”. «Abbiamo superato il 55%, doppiando la seconda classificata. Ha vinto la competenza, l’esperienza e il radicamento sul territorio. Non dovrei dirlo io, ma l’analisi da fare è chiara: la coalizione ha individuato una candidatura forte, di caratura nazionale e l’elettorato ha risposto alla grande».

«L’astensionismo è stato alto ovunque - continua -, e questo dato deve chiaramente far riflettere l’intera classe politica. In Calabria ha votato circa il 44% degli aventi diritto, come avvenne a gennaio 2020, in occasione delle ultime regionali. Però, se mi permette, il dato della nostra Regione è lievemente drogato rispetto al resto d’Italia».

«Da noi ci sono 400mila votanti residenti all’estero, circa il 20% del corpo elettorale, persone che alle politiche partecipano alle elezioni grazie al voto per corrispondenza, ma che ovviamente non rientrano in Italia da tutto il mondo per le regionali. E poi abbiamo tantissimi ragazzi fuori sede - conclude -, per studio o per lavoro. Il dato dell’astensionismo, dunque, è, almeno in Calabria, dopato».