Lo denuncia in una nota l’attuale consigliere provinciale di Cosenza, Ugo Gravina. La lettera è stata inviata al presidente della Provincia Iacucci e all’ispettorato del Lavoro
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«Ho appreso da più parti che nel prosieguo della campagna elettorale alcune aziende operanti nella zona di Piano Lago interessate al settore meccanico/tecnologico stanno avviando colloqui a decine di giovani provenienti dall'area della provincia di Cosenza al fine di potenziare l'organico di lavoro». É la denuncia del consigliere provinciale di Cosenza, Ugo Gravina, avvocato e già sindaco di Montalto Uffugo, inviata per conoscenza al presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci e all’ispettorato del lavoro.
«Tutto ciò premesso, quello che s'intende qui denunciare è che dietro a questa pseudo manovra mascherata da nuova opportunità di lavoro vi siano politici senza scrupoli il cui fine ultimo è procacciatore voti per i loro candidati di riferimento in seno al Consiglio Regionale. Tali soggetti non rinunciano, dunque, ad inviare elenchi pieni di nominativi allo scopo di far tenere colloqui artificiosi durante l'ultima settimana che ci separa dal voto per le elezioni regionali» afferma Gravina.
«Mi risulta, e se così fosse sarebbe di una gravità davvero inaudita, che ancora in questi giorni si stanno continuando a tenere presso dette aziende site presso la zona industriale di Piano Lago colloqui fittizi al solo fine di promettere assunzioni e carpire, dunque, la volontà democratica di tanti giovani senza lavoro. Invito l'Ispettorato del Lavoro a verificare quanto da me denunciato e a tutelare la trasparenza all'interno del mercato del lavoro nonché i principi basilari che ne regolano il corretto funzionamento» prosegue l’ex primo cittadino di Montalto Uffugo.
«Ci risulta, infine, che non siano state neppure pubblicate domande di ammissione. Parrebbe quindi che tutte le regole siano state apertamente violate e s'invitano le autorità competenti ad intervenire con urgenza così da sospendere per ragioni di opportunità queste ingannevoli prove selettive che servono solo e soltanto a creare turbativa al mercato del lavoro ed ancor più al regolare svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale calabrese», conclude la nota di Gravina.