L’annuncio del ritiro di Nicola Irto dalla corsa alla presidenza della Regione, ha inevitabilmente innescato un acceso dibattito politico sui motivi che hanno spinto il consigliere regionale del Pd (in assoluto il più votato in Calabria nel 2020) a rinunciare alla candidatura.
È stato lo stesso Irto ad orientare la discussione, parlando di «Pd in mano alle correnti» e stigmatizzando l’azione della segreteria nazionale che non farebbe abbastanza per invertire la rotta e osteggiare il consolidarsi di feudi di potere all’interno del partito.

Il commissario del Pd calabrese, Stefano Graziano

«L'intervista di Nicola Irto sull'Espresso è servita a scuotere tutto il Partito democratico, mi auguro che abbiano lo stesso effetto su tutte quelle forze che si rivedono in un progetto politico di centrosinistra alternativo alla destra». Così il commissario regionale del Partito democratico della Calabria, Stefano Graziano. «Chiedo a Nicola di rivedere la sua decisione e di continuare a lavorare a quel progetto costruito nei mesi scorsi e che tanta fiducia ha riscosso tra giovani e società civile. Il partito regionale è con lui e anche il segretario Letta ha lanciato un messaggio chiaro. Giovedì prossimo, inoltre, sarà in Calabria l'ex ministro ed oggi responsabile nazionale enti locali Francesco Boccia per continuare a lavorare al progetto di rinnovamento e cambiamento della Calabria, definendo la road map da seguire". 

Giovani democratici della Calabria

«Se indietreggia Irto, lo fa con lui un’intera generazione di giovani calabresi». È quanto affermano in una nota i Giovani democratici della Calabria.
«Durante questi mesi di (difficile) campagna elettorale - continuano -, Irto ha dimostrato di essere il miglior leader che il centro-sinistra potesse avere per il prossimo ritorno alle urne. La collaborazione con i giovani, il mondo associativo, quello universitario è stata immediata, così come immediata è stata la costruzione di un progetto politico capace di aprire un dibattito largo sui progetti e sulle idee per realizzare una Calabria migliore».
Poi, la bordata allo scarso sostegno dei vertici nazionali del partito: «È mancata una vera e propria investitura del Partito democratico nazionale, concentrato a mantenere equilibri che nulla c’entrano con la vocazione maggioritaria del Partito democratico. Un quadro regionale che richiede un impegno forte da parte di tutti gli attori chiamati a costruire un’alternativa al centrodestra che male sta amministrando la nostra regione. Tutto questo, per noi, non è accettabile, nessuno può sacrificare il futuro dei cittadini calabresi per una sorte di tornaconto correntizio o di spartizione nazionale. Chiediamo, pertanto, al Segretario nazionale Enrico Letta di venire in Calabria e affermare con forza il valore del Partito Democratico. Insieme a Nicola Irto si può costruire una nuova pagina della politica in Calabria».

Teresa Esposito, Conferenza donne democratiche

«Il Partito democratico nazionale non usi la Calabria come merce di scambio per posizioni di potere!», è stato il commento di Teresa Esposito, responsabile regionale conferenza democratiche. «La Conferenza regionale delle donne democratiche - si legge in una nota - si schiera accanto a Nicola Irto e fa suo l’allarme lanciato da colui che continuiamo a considerare l’unico candidato possibile per la guida della Regione Calabria! Un candidato, scelto all’unanimità, capace di rappresentare i calabresi e le istituzioni con sobrietà, con competenza e attraverso una visione chiara del futuro. Il lavoro politico e programmatico svolto da Irto in questi lunghi mesi non ha trovato la giusta valorizzazione, finendo per essere svilito da strategie di terz’ordine rispetto agli alti obiettivi messi in campo dal candidato insieme alla stragrande maggioranza degli eletti, ai vari livelli, dei dirigenti e dei militanti calabresi. Invece di isolare i pochi personaggi in cerca d’autore, ne sono state assecondate le discutibili strategie».

E ancora: «Siamo stati fin troppo zitti e buoni attendendo per anni congressi mai svolti ed oggi una posizione pubblica sulla candidatura di Irto mai arrivata. Una timidezza che non accettiamo più! Il Partito Democratico calabrese non è fatto da incursioni improvvise di dirigenti nazionali in cerca di numeri da sventolare a proprio uso e consumo o di feudatari territoriali che nell’ombra si prestano a tali metodi per mantenere un potere altrimenti vuoto. Il Partito Democratico calabrese è fatto dalle donne e dagli uomini che operano sui territori diffondendone principi e valori comuni, creando attorno a ciò sano consenso e condivisione».

Enza Bruno Bossio

Sulla stessa lunghezza d’onda la deputata Pd Enza Bruno Bossio, che sottolinea come le dichiarazioni di Nicola Irto impongano «una riflessione critica, senza veli, sul modo in cui il Pd nazionale ha inteso, finora, affrontare la vicenda elettorale calabrese».
«Ha ragione Irto: è richiesto un cambio di passo - continua la parlamentare -. Bisogna uscire dalla palude nella quale è stato condotto lo schieramento calabrese delle forze progressiste. Non è possibile che le dinamiche di potere tra le correnti romane del Nazareno possano impaludare o addirittura, come afferma Irto, mettere in discussione le decisioni prese da molto tempo dal Pd calabrese. È stato un grave errore politico aver voluto inseguire De Magistris e legittimarlo, di fatto, come una parte del campo di centrosinistra. Si è disperso così il potenziale vantaggio competitivo rispetto ad un centrodestra ancora oggi senza candidato. Invece di investire sul profilo innovativo e riformista della candidatura di Nicola Irto, il gruppo dirigente nazionale ha preferito blandire populismi ed espressioni politiche tanto massimaliste quanto minoritarie. È auspicabile che la reazione di Nicola Irto possa, pertanto, prima di tutto essere utile a rilanciare un progetto di governo capace di competere alle elezioni per vincere e governare bene ma anche per spezzare la spirale di una concezione feudataria che da tempo il Pd nazionale va esercitando sulla Calabria e i calabresi».

I senatori Malpezzi e Alfieri

«Nicola Irto è una persona seria e competente. La sua candidatura a presidente della Regione è un'occasione preziosa non solo per il Pd, ma per tutti i calabresi. Spero che Nicola ci ripensi: la sua sfida, che può passare anche da primarie aperte, è la sfida di tutti coloro che vogliono far vincere il centrosinistra in Calabria. Per questo credo che vada sostenuta con forza». Così la presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi.

Il senatore del Pd Alessandro Alfieri, coordinatore nazionale di Base riformista, sottolinea che «la Calabria è una terra in attesa di riscatto che merita la massima attenzione da parte del Partito democratico in vista delle prossime elezioni regionali». «Nicola Irto- continua Alfieri - è una delle figure migliori che il Pd può spendere nel sud del nostro Paese. Giovane, competente e radicato, come dimostra il largo consenso ottenuto nelle ultime due elezioni regionali e nel lavoro svolto per rivincere nelle comunali di Reggio Calabria. In questi giorni Irto si è messo a disposizione con generosità dando la disponibilità a correre per le primarie in modo da costruire una coalizione con tutte le forze alternative al centrodestra. Purtroppo, pur registrando positive aperture da alcuni esponenti dei 5 stelle, assistiamo al netto rifiuto di De Magistris a confrontarsi alle primarie con le forze di centrosinistra e i 5 stelle. Perdere una figura autorevole come quella di Nicola Irto sarebbe una sconfitta per tutti noi. Ora serve una reazione: lavoriamo insieme perché ci ripensi».

Giusepe Provenzano, vice segretario Pd

Dal canto suo, Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Pd, afferma che «la destra in Calabria va battuta, non è tempo di isolarsi». «Non possiamo dare nessuna terra per perduta. Ho lavorato e siamo al lavoro per un campo democratico e progressista più largo e competitivo. Tutto il Partito democratico dev’essere protagonista di questo percorso».

Il consigliere regionale Graziano Di Natale

«Le dichiarazioni di Nicola Irto, mediante le quali stamattina ha annunciato di aver ritirato la propria candidatura alla Presidenza della Regione Calabria, non possono lasciarci indifferenti», afferma invece il consigliere regionale Graziano Di Natale. E prosegue: «Bisogna prendere atto di una Calabria che ha bisogno di cambiamento, anzi di innovazione. La crisi sanitaria che stiamo vivendo a seguito della pandemia da Covid-19 ha dimostrato tutta l’impreparazione di una terra che è agganciata ancora a vecchi schemi e vecchie logiche che devono essere spezzate. Le mie denunce hanno rappresentato lo spartiacque di un territorio che non è più disposto a mostrarsi impassibile difronte le ingiustizie». Per Di Natale «innovare vuol dire avere il coraggio di compiere scelte forti e dirompenti; ecco perché, in quest'ottica, insieme a tanti amministratori della provincia di Cosenza, vogliamo dare vita ad un laboratorio di idee nuove, fresche, sganciate dalle solite logiche del ginepraio della politica. In Calabria non si vuole dare spazio alle forze giovani perché gli agglomerati di potere stentano a cedere il passo. È inaccettabile. Serve una netta inversione di tendenza. Nelle prossime ore - conclude - promuoveremo una iniziativa politica per mettere insieme idee nuove capaci di rappresentare, finalmente al meglio, la migliore Calabria».

La deputata Pd Paola De Micheli 

«Per la Calabria ci vuole un progetto di forte rinnovamento in grado di raccogliere le energie migliori di quella terra, per questo la candidatura di Nico Irto va sostenuta con tutta la nostra energia. E' il momento di pensare al futuro e di unire le forze per battere la destra». Scrive su Twitter la De Micheli. 

Il commento della vice ministra Sereni

«Il Pd ha la responsabilità di trasferire ciò che di positivo è stato costruito con il governo Conte 2, anche in termini di alleanze con gli amici del M5s e di Leu. Per le prossime regionali in Calabria ci sono le condizioni per una coalizione ampia, aperta, rappresentativa delle maggiori espressioni delle forze progressiste. Nei giorni scorsi abbiamo identificato in Nicola Irto la persona giusta per rappresentare il Pd all'interno di questa coalizione e spero che possa ridare la sua disponibilità ad essere il nostro candidato». Lo ha dichiarato la vice ministra Marina Sereni, intervenendo a un'iniziativa sul tema "Pari opportunità, Donne e Recovery Plan", promossa da alcuni esponenti del Pd calabrese.