Nel centrodestra le manovre continuano incessantemente. La corrente di Forza Italia legata a Roberto Occhiuto aspetta risposte dai vertici romani. In campo alle regionali dovrebbe scendere anche "Cambiamo" di Toti
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Le manovre per le prossime regionali all’interno delle coalizioni continuano a grande intensità nonostante regni ancora l’incertezza sulla data delle elezioni. L’aumento del ritmo dei contagi da Coronavirus rende difficile una convocazione immediata dei comizi elettorali da parte del presidente f.f. Nino Spirlì.
Nel centrodestra le incognite sono molteplici e anche i rapporti tra i partiti non sono al massimo dopo il risultato deludente delle ultime amministrative e il caos di Reggio Calabria dove con la vittoria data per scontata si è assistito al suicidio politico della Lega e della Forza Italia di Francesco Cannizzaro che hanno regalato un insperato bis a Giuseppe Falcomatà e al centrosinistra.
Non a caso in occasione della prima seduta di Consiglio comunale il candidato sindaco Antonino Minicuci ha scelto di iscriversi al gruppo Misto e non a quello del Carroccio, rendendo plasticamente il momento di tensione che si respira nella coalizione in riva allo Stretto e aprendo una questione molto scomoda all’interno del partito del Capitano che si è speso moltissimi per ottenere la candidatura dell’ex segretario generale del Comune di Genova.
Chi si sta muovendo con grande attenzione, ma anche con grande determinazione, è il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo tra i papabili candidati alla carica di governatore anche alla precedente tornata. La sua grande esperienza amministrativa gioca sicuramente a suo favore così come la circostanza di poter rappresentare un punto di contatto tra Forza Italia e gli uomini di Matteo Salvini e, più in generale, con il fronte sovranista.
Anche Fdi è pronta a riorganizzarsi in vista della prossima tornata elettorale che potrebbe, sulla scorta di quanto avvenuto a Reggio dove è riuscito ad eleggere un consigliere comunale con Saverio Anghelone, vedere pure la partecipazione attiva del movimento Cambiamo di Giovanni Toti che si sta organizzando sul territorio e ha individuato già nell’ex senatore di An Francesco Bevilacqua la figura alla quale affidare il coordinamento regionale.
Non potranno dunque perdere molto tempo le altre correnti di Forza Italia, quella legata a Roberto Occhiuto in particolare che ambisce sia alla gestione del partito che alla candidatura alla carica di governatore, per ottenere chiarezza dai vertici romani alle prese nuovamente con una riorganizzazione complessiva e con i malumori crescenti dell’area legata a Mara Carfagna, la quale rimane sempre in stretto contatto con Toti e con l’antica idea di creare un’alternativa casa dei moderati.