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Si complicano le trattative all’interno del centrodestra calabrese che deve ancora individuare il candidato governatore. Forza Italia, almeno fino al momento, è il partito chiamato a scegliere il successore di Jole Santelli e il vicecapogruppo alla Camera Roberto Occhiuto, il più alto in grado degli azzurri e fresco di ulteriori incarichi nazionali all’interno del partito, è sempre stato in vantaggio.
Fdi e Lega, però, che fin qui sono rimasti un passo indietro hanno cominciato a far pesare ai tavoli di confronto il loro no su questo nome, in replica a quanto già avvenuto con il fratello Mario Occhiuto alle passate elezioni. E se Matteo Salvini non si sta neanche esponendo troppo sulla vicenda, dando per scontato che il suo niet di un anno fa sugli Occhiuto valga ancora e non debba neanche essere riformulato, è il gruppo di Fdi che fa pesare adesso la sua valutazione critica. Sia il commissario regionale Wanda Ferro che l’assessore Fausto Orsomarso hanno espresso più di qualche perplessità e adesso la partita sembra potersi riaprire in occasione delle ultime occasioni di confronto e la posizione è ben chiara anche a Giorgia Meloni.
In ogni caso, a prescindere dall’esito del confronto sui nomi, pare evidente che Fi non sia intenzionata a cedere la mano. Lo ha detto esplicitamente anche l’assessore al Welfare Gianluca Gallo: «Forza Italia ha avuto l’anno scorso l’investitura di tutto il centrodestra e ha governato bene per otto mesi con Jole Santelli ed è giusto che questa fiducia venga riconfermata».
Sui nomi, però, Gianluca Gallo non si sbilancia e seppure esclude un suo impegno in prima persona non nomina neanche una volta Roberto Occhiuto rispondendo alle domande dei cronisti sui papabili e, anzi, ha rimandato ogni decisione al tavolo romano dei leader nazionali.
Non si dovesse chiudere su Roberto Occhiuto, naturalmente a partita si riaprirebbe completamente. Le quotazioni di Gallo, ben visto da Fdi, sarebbero comunque da considerare in risalita, così come riprenderebbero consistenza le piste che portano al sindaco di Vibo Maria Limardo, per la quale ha un debole Silvio Berlusconi, e al sindaco di Sergio Abramo che, invece, non dispiacerebbe per nulla alla Lega.