Carlo Guccione, Domenico Bevacqua, Graziano Di Natale, Giuseppe Aieta e il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci. La lista Pd per la circoscrizione Nord sarebbe in parte già composta.

Puntare alla leadership

L’indicazione del Ministro Francesco Boccia, neo commissario della federazione democrat cosentina, subentrato al dimissionario Miccoli, è infatti quella di candidare tutti i consiglieri uscenti e di schierarli sotto le insegne del partito. Compresi Aieta e Di Natale, eletti nel 2020 rispettivamente nella lista Democratici e Progressisti ed in quella dell’allora aspirante presidente Callipo Io resto in Calabria. L’obiettivo è concentrare il consenso sul simbolo per consolidare la leadership nella coalizione, ma anche per provare ad affermarsi come primo partito della provincia di Cosenza e della Calabria.

Le mani libere

Inoltre Maria Antonietta Ventura, avrebbe chiesto massima autonomia nell’assemblare la lista cosiddetta della presidente. Intende comporla con donne e uomini della società civile, tutti potenzialmente in grado di riscuotere un discreto successo. Una lista quindi altamente competitiva, senza portatori d’acqua o campioni di preferenze, nella quale tutti gli elementi ai nastri di partenza, si presenteranno con le medesime possibilità di conquistare un seggio, sempre che la lista stessa raggiunga il quorum necessario per esprimere un consigliere.

Servono le donne

Per completare la lista del Pd occorrono però almeno quattro donne. Nel gennaio 2020 non era ancora in vigore la norma sulla parità di genere. Quello di garantire la rappresentanza femminile è un problema comune a tutti gli schieramenti. Per qualche ora era filtrata l’indiscrezione di un impegno in prima persona della deputata Enza Bruno Bossio per una candidatura di testimonianza. Non è escluso che sia stato lo stesso Boccia ad avanzare la richiesta ma l’ipotesi appare poco verosimile: la parlamentare era una sostenitrice di Nicola Irto, poi sacrificato sull’altare dei Cinquestelle.

L’incognita grillina

Quei Cinquestelle oggi protagonisti di una fase estremamente incerta e travagliata che potrebbe avere ripercussioni anche sulla composizione della coalizione di centrosinistra. Gli esponenti pentastellati della Calabria non hanno mai fatto mistero di puntare ad un coinvolgimento in prima persona nella campagna elettorale di Giuseppe Conte, immaginando di poter intercettare una buona fetta di consenso tra gli estimatori dell’ex premier.

Conte comunque in campo

Laddove dovesse consumarsi una scissione, Conte ha dichiarato che sarà comunque della partita, anche da semplice cittadino. Ma potrebbe anche scegliere proprio la Calabria per tenere a battesimo il nuovo soggetto politico a cui medita di dare vita in caso di un allontanamento definitivo dal Movimento. Grillini e seguaci di Conte tuttavia, potrebbero anche rimanere, sia pure su sponde diverse, nella medesima coalizione di centrosinistra a sostegno di Maria Antonietta Ventura.

Separati in casa

Del resto, in origine l’idea dei pentastellati era quella di allestire due liste: una con il simbolo dei Cinquestelle e un’altra con in evidenza, il nome del capo politico in pectore, Giuseppe Conte appunto. La scissione cambierebbe poco: resterebbe lo schema delle due liste. Però, mentre per i grillini si profilano enormi difficoltà nel reperire i candidati, sembra che al contrario, ci sia in Calabria una schiera di persone di ogni estrazione sociale, pronte a fare carte false per correre con Giuseppe Conte al loro fianco.

Tansi ci prova

Carlo Tansi lo ha immediatamente percepito mettendo se stesso e la sua struttura a disposizione dell’avvocato, senza chiarire però se questa smodata fiducia verso Conte arriverebbe al punto da condurlo a compiere l’ennesimo passo indietro per aderire alla coalizione di centrosinistra. Sempre che Maria Antonietta Ventura sia pronta ad accoglierlo.