VIDEO | Con ogni probabilità il partito di Renzi è interessato a mettere il naso nell'asse tra Forza Italia e la Lega discostandosi dal Pd per aumentare il raggio d'azione nei moderati
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Che cosa farà Italia viva a queste elezioni regionali se lo chiedono un po' tutti. E forse anche Italia viva. Un tentativo di mescolare la carte, pura strategia o solo un tentativo maldestro di tenere un piede qui e uno lì è tutto da capire. Non si spiega altrimenti l’ambiguità del partito di Matteo Renzi che addirittura, aveva provocatoriamente candidato Ernesto Magorno alla presidenza della Regione. Quella scelta nacque in un momento particolare, quando cioè il centrosinistra stava facendo i conti con la rinuncia di Nicola Irto, prima sedotto e poi abbandonato alla voracità dei feudi calabresi del Pd. Poi, improvvisamente, ma non tanto, arrivò il ritiro. Ma in quella candidatura di Magorno si poteva evidentemente scorgere la strategia di Italia viva, più attenta forse a ritagliarsi uno spazio all’interno di un’area di centro, moderata e riformista.
Le dichiarazioni di Rosato
Le classiche scaramucce pre elettorali poi, non hanno chiarito la posizione del partito rispetto alla regionali calabresi, culminate nella dichiarazione di Ettore Rosato sul mancato appoggio al centrosinistra: «Staremo alla finestra – ha detto il presidente di Italia viva – ad assistere ad un suicidio politico». Dichiarazione arrivate a poche ore di distanza dall’annuncio dato come novità assoluta dalla candidata Amalia Bruni che aveva anche previsto l’appoggio di una lista dei renziani.
Le parole di Silvia Vono
Arrivando ai giorni nostri c’è da dire che il mistero, se possibile, si infittisce. Basti considerare le dichiarazioni della senatrice Silvia Vono che, seduta al tavolo dei socialisti tornati in auge in questa tornata elettorale, ha sostenuto come l’unica indicazione, proveniente dall’ex ministro Teresa Bellanova, sarebbe quella di stare nel campo del centrosinistra con il quale si condividono le candidature importanti di Milano con Beppe Sala e di Roma con Carlo Calenda. Dimenticando però come alcuni candidati, dirigenti locali di Italia viva, siano candidati in liste del centrodestra.
Le previsioni di Renzi
Qualche ora prima, però, Matteo Renzi aveva lanciato in diretta televisiva, ospite di Ominibus, la sua previsione tranciante: «In Calabria – ha detto il leader di Iv, vince il centrodestra».
La verità, potrebbe stare nel mezzo, come spesso accade, con Italia viva interessata a mettere il naso nell’asse tra Forza Italia e Lega in predicato di formare la federazione di centrodestra, discostandosi dalle posizioni del Partito democratico, per aumentare il raggio d’azione dell’area dei moderati, che in parlamento avrebbero un importante peso specifico soprattutto in proiezione della elezione del nuovo presidente della Repubblica e la continuazione dell’esperienza del governo Draghi.
Ecco perché le elezioni regionali calabresi, pur senza un impegno diretto dei renziani, rivestono una importanza fondamentale per gli equilibri futuri della politica, non solo locale, ma anche nazionale.