Clima di massima tensione all’interno del centrodestra alla vigilia dei prossimi appuntamenti elettorali. Dopo lo strappo di Giovanni Toti con la creazione di Coraggio Italia, nato grazie al contributo di 12 parlamentari fuoriusciti da Fi, Silvio Berlusconi ha tirato fuori dal cilindro l’idea della federazione tra Lega e gli azzurri per riprendere la leadership della coalizione.

I sondaggi al momento gli danno ragione, con la federazione quotata oltre il 30%, ma i mal di pancia sono esplosi all’interno del partito soprattutto tra chi vede sacrificata la linea moderata e meridionalista. E tra questi anche il ministro agli Affari Regionali Mariastella Gelmini e il ministro per il Sud Mara Carfagna. Una fibrillazione forte che ha spinto proprio il capogruppo, e candidato in pectore alla presidenza della Calabria, Roberto Occhiuto a scrivere un messaggio nella chat dei parlamentari per rassicurare tutti e spiegare che ogni decisione sulla possibile federazione verrà presa nelle sedi opportune e previa discussione interna.

Abbastanza, comunque, per convincere le forze politiche a rinviare tutti gli incontri in calendario per la scelta delle candidature per le comunali, ma anche per le regionali. Rimane sempre in bilico la posizione di Fdi di Giorgia Meloni che continua a non schierarsi contro la federazione ma di fatto rimane isolata all’opposizione del governo guidato da Mario Draghi e potrebbe essere messa in minoranza al tavolo delle trattative nonostante la forza del consenso. Verosimile che Meloni voglia non esasperare la situazione tenendosi pronta però a fare le proprie richieste nel momento in cui il tavolo entrerà a discutere davvero sui nomi.

Da capire poi la posizione di Matteo Salvini e della Lega sulla Calabria dopo la visita che di fatto ha eliminato ogni velleità da parte del presidente ff Nino Spirlì, ma non ha fugato i dubbi sul nome di Roberto Occhiuto. Il Capitano ha detto sì a Fi ma non si è espresso sul nome. Un po’ come avvenuto alle ultime elezioni quando la candidatura rimase azzurra ma il candidato non fu più Mario Occhiuto, ma Jole Santelli.