Chiusi alle 12 i termini per la presentazione delle liste e dei candidati che parteciperanno alle elezioni comunali del prossimo 12 giugno che prevedono, solo nei comuni con più di 15mila abitanti, l’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci nel giorno di domenica 26 giugno 2022. Nelle medesime date si svolgeranno le elezioni amministrative nelle Regioniautonomedi Friuli Venezia Giulia e Sardegna e nella Regione Siciliana.

Dopo la giornata di ieri, dalle ore 8 alle ore 12 di sono state presentate le liste dei candidati sindaco e dei candidati al Consiglio comunale. Una situazione naturalmente e come consuetudine in divenire, tanto nei grossi quanto nei piccoli centri.

Numeri e novità

Sono circa 9 milioni (8.896.929) gli elettori interessati dalle elezioni amministrative che si terranno il prossimo 12 giugno, per un totale di 978 comuni.

Nel dettaglio, sono 142 i comuni superiori a 15mila abitanti – di cui 26 sono comuni capoluogo e soltanto 4 capoluoghi di regione (tra questi Catanzaro) – e 836 pari o inferiori ai 15mila abitanti.

Con il decreto legge del 4 maggio scorso il Consiglio dei ministri ha poi deciso alcune novità da applicare limitatamente alle elezioni comunali e circoscrizionali del 2022. La prima è che il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature è ridotto a un terzo.

Ma forse la più importante è quella che stabilisce, per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15.000 abitanti, in deroga a quanto previsto dalle disposizioni di cui al comma 10 dell'articolo  71  del Tuel, ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidaticompresi nella lista  e  il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50% dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del  comune (con l’esclusione di quelli residenti all’estero). Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla.

Un’esigenza questa che segue una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi, che è quella di presentare una sola lista. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento degli stessi comuni.

Il voto in Calabria

Nella nostra Regione sono 75 i Comuni che eleggeranno un nuovo sindaco e rinnoveranno il Consiglio Comunale. Oltre a Catanzaro, capoluogo di regione, sono 3 i comuni superiori a 15 mila abitanti, Palmi sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e Acri e Paola in provincia di Cosenza. Di conseguenza sono 71 i comuni inferiori a 15 mila abitanti.

Sul totale dei centri al voto – su un totale di 9 - i Comuni al rinnovo per motivi diversi dalla scadenza naturale sono Soverato e Magisano in provincia di Catanzaro; Belvedere Marittimo, San Lucido, Aiello Calabro nel cosentino; San Lorenzo e San Procopio nel reggino. Nella bruzia Amantea e nella vibonese Pizzo invece vengono rinnovati gli organi per scadenza del periodo massimo di durata dello scioglimento (ex art. 143 del D.lgs. 267/2000).

Due invece i Comuni sciolti al rinnovo per scadenza naturale, e sono entrambi in provincia di Cosenza: Trebisacce e Longobucco.

Il 12 giugno la popolazione totale dei 75 comuni coinvolta nelle operazioni elettorali sarà pari a 376.614 unità. Gli elettori chiamati alle urne saranno invece 361.887 che voteranno in 452 sezioni.

Provincia di Catanzaro

Sono in totale 15 i comuni chiamati al voto. Su una popolazione totale di 127.584 gli elettori sono pari a 111.257. Nel capoluogo sono sei i candidati a sindaco con schieramenti variegati: Wanda Ferro sarà appoggiata da Fratelli d’Italia e Coraggio Italia; Valerio Donato con 10 liste e l’appoggio senza simboli di Lega e Forza Italia; Nicola Fiorita espressione del centrosinistra; Francesco Di Lieto per la sinistra radicale; l’indipendente Nino Campo e Antonello Talerico alla guida di una coalizione civica di area di centrodestra.

Oltre a Catanzaro il centro più popoloso è Soverato, dove il candidato certo è l’attuale sindaco facente funzioni, Daniele Vacca, già vicesindaco e assessore ai lavori pubblici quando sindaco era Ernesto Alecci da ottobre 2021 approdato in Consiglio regionale.

I comuni al voto sono:

Botricello (4.906)
Caraffa di Catanzaro (1.960)
CATANZARO (89.364)
Centrache (415)
Cerva (1.269)
Isca sullo Ionio (1.614)
Magisano (1.272)
Maida (4.457)
Olivadi (587)
Petrizzi (1.167)
Platania (2.232)
San Pietro Apostolo (1.778)
Sersale (4.767)
Settingiano (2.955)
Soverato (8.841)

Provincia di Cosenza

Nella provincia bruzia sono 25 i comuni che coinvolgeranno una popolazione totale di 123.844 cittadini, di cui 125.240 elettori che voteranno in 157 sezioni.

In provincia di Cosenza il centrodestra sembra aver riposto i simboli nel cassetto. Fratelli d’Italia ad esempio non ne presenterà ufficialmente per lasciare spazio al territorio, ma le frizioni con Forza Italia e i tanti orticelli che si stanno coltivando evidentemente guardando ad altre scadenze elettorali, costituiscono evidenti motivi che giustificano tale atteggiamento che non consente di arrivare ad accordi limpidi. 

Ad Acri sono tre i candidati in lizza. Con l’uscente Pino Capalbo di area centrosinistra se la vedranno Natale Zanfini che è il candidato di centrodestra e l’avvocato Angelo Cofone appoggiato da M5s e Sinistra Italiana e su cui si è speso anche l’ex premier Giuseppe Conte con un video di sostegno.

Ad Amanteai candidati sono due: Luigi Socievole con la lista Cambiamo Rotta e Vincenzo Pellegrino, alla guida di Neapolis. L'epilogo è sorprendente poiché negli ultimi giorni secondo indiscrezioni, i candidati dovevano essere addirittura sei. La sorpresa è il passo indietro di Tommaso Signorelli che da tempo lavorava nell'ottica della campagna elettorale. Tra i sostenitori di Luigi Socievole figurano la deputata Enza Bruno Bossio, l'ex consigliere regionale Mario Pirillo, l'ex vicesindaco Giovanni Battista Morelli. Vincenzo Bruno, dirigente medico in servizio all'Azienda Ospedaliera di Cosenza, si propone come candidato di rottura alla guida di uno schieramento civico.

A Belvedere i candidati sono tre: Ugo Massimilla, Maria Rachele Filicetti e Vincenzo Cascini. Massimilla è appoggiato dal Pd, civiche prevalentemente di centrodestra per gli altri due con il chiaro sostegno di Forza Italia a Cascini.

Anche a Luzzi tre candidati: Umberto Federico (Verso il futuro) che è l’uscente di centrosinistra oggi con candidature trasversali; Oscar Durante (Luzzi unita) che, per la prima volta sulla scena politica, coagula esponenti di diverse aree politiche, dal Pd al M5s ; e Alessandro Cilento avvocato molto vicino alla Lega.  

A Paola è poker di candidati, ma potrebbe diventare un pokerissimo. Dopo il fallimento delle trattative tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, i meloniani sostengono Giovanni Politano, mentre gli azzurri convergono su Emira Ciodaro. Il sindaco uscente Roberto Perrotta potrebbe ricevere alla fine il sostegno del centrosinistra, mentre Paolo Alampi è sostenuto dai 5 stelle e dall’area de Magistris. La vera incognita è, e per ora rimane, Graziano Di Natale che potrebbe decidere di scendere in campo in zona Cesarini.

I comuni al voto:

Acri (21.458)
Aiello Calabro (1.907)
Amantea (13.754)
Belsito (958)
Belvedere Marittimo (9.120)
Carolei (3.462)
Carpanzano (300)
Castroregio (345)
Cellara (511)
Fagnano Castello (3.949)
Longobucco (3.479)
Lungro (2.517)
Luzzi (9.568)
Marzi (996)
Mormanno (3.264)
Panettieri (345)
Paola (16.416)
Pietrapaola (1.173)
Plataci (830)
Praia a Mare (6.496)
San Lucido (5.940)
San Sosti (2.200)
San Vincenzo La Costa (2.158)
Saracena (3.964)
Trebisacce (8.734)

Provincia di Crotone

I comuni al voto nella provincia di Crotone sono soltanto due. A Roccabernarda i candidati a sindaco sono quatto: oltre all'uscente Nicola Bilotta, saranno della competizione elettorale anche Vincenzo Pugliese, già sindaco per due legislature, Luigi Foresta e Giuseppina Scalzi.

A Cirò sarà sfida tra Francesco Paletta, sindaco uscente e l’ormai ex presidente di consiglio, Mario Sculco, fratello di Antonio, sindaco sciolto per mafia nel 2001, sostenuto anche dal Pd che inserirà in lista almeno 5 suoi candidati.

Comuni al voto:
Cirò (3.125)
Roccabernarda (3.467)

Provincia di Vibo Valentia

Nella provincia vibonese sono 12 i comuni al voto con una popolazione totale di 29268 abitanti. Gli elettori iscritti alle liste elettorali sono 32523 che voteranno in 35 sezioni. Il comune più popoloso è Pizzo. I candidati a sindaco sono 3: Sergio Pititto, sindacalista della Cisl sostenuto apertamente da Forza Italia e dal senatore e coordinatore azzurro Giuseppe Mangialavori; Emilio De Pasquale, medico, sostenuto da “Domani è Oggi”, compagine che gode dell’appoggio del Partito democratico, in particolare di quello del deputato democrat Antonio Viscomi. De Pasquale è sostenuto anche dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (De Magistris) e dal deputato Riccardo Tucci del Movimento 5 Stelle. Chiudono la corsa il candidato sindaco Francesco Muzzopappa, avvocato e attuale presidente del Consiglio comunale di Filandari, sostenuto da “Città libera”, e da ex amministratori come Fernando Nicotra, e il candidato sindaco Peppino De Caria.

Curiosità per il piccolo comune di Stefanaconi (paese confinante con Vibo) in cui si ricandida a sindaco Salvatore Solano, che è attualmente pure presidente della Provincia. Se non viene riconfermato sindaco, decade pure da presidente della Provincia che sarà retta dal vicepresidente sino alle nuove elezioni (in tal caso previste ad ottobre). Solano da presidente della Provincia di Vibo è stato rinviato a giudizio per corruzione, estorsione elettorale e turbata libertà degli incanti con l'aggravante mafiosa nell'inchiesta Petrol Mafie.

I comuni al voto sono:

Arena (1.532)
Capistrano (1.097)
Fabrizia (2.373)
Filogaso (1.439)
Francavilla Angitola (1.976)
Ionadi (3.822)
Pizzo (8.885)
San Costantino Calabro (2.238)
San Nicola da Crissa (1.416)
Spadola (858)
Stefanaconi (2.526)
Vazzano (1.106)  

Città Metropolitana di Reggio Calabria

Sul territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria saranno 21 i Comuni che rinnoveranno i loro organi elettivi. Su una popolazione totale di 89.326 abitanti, gli elettori chiamati alle urne saranno 86.211 che voteranno complessivamente in 115 sezioni.

Tre i comuni con più abitanti che hanno seguito dinamiche diverse tra loro. A Palmi, il centro più popoloso sarà sfida a tre: l’unità del centrodestra si è raggiunta da tempo e si coagula attorno al candidato Giovanni Barone, già sindaco della città della Varia. L’uscente Giuseppe Ranuccio si presenta ai nastri di partenza con un raggruppamento di liste civiche; alternativo ai due è Giuseppe Ippolito Armino sostenuto ad oggi da una lista civica.Pd non pervenuto.

A Villa San Giovanni invece sono stati gli ultimi giorni ad accendere la competizione elettorale. Fino a ieri sera il quadro è stato traballante, soprattutto nell’area del centrosinistra e più specificatamente del Pd. Seppur a fatica e dopo uno scontro accesissimo all’interno di Forza Italia, il centrodestra si è compattato attorno al nome di Marco Santoro. Il centrosinistra guidato dal Pd, come detto,è a forte rischio. Una settimana fa i vertici dem reggini avevano indicato in Filippo Bellantone il candidato a sindaco non senza registrare mal di pancia nella base villese. Un malcontento che è montato durante la settimana culminando nell’autosospensione di autorevoli esponenti locali come Saverio Ciccone e Lina Velardi, probabilmente decisivi per il ritiro della candidatura di Bellantone, arrivato in serata. Il giovane professionista si è praticamente ritrovato isolato e incapace di formare una lista competitiva. Outsider nella competizione in riva allo Stretto è la civica Giusy Caminiti. Giornalista molto nota in città sta attirando su di sè forze civiche e dell’associazionismo, ma anche l’appoggio dell’Udc. Infine la lista civica“Lavoro – civiltà – sport” guidata da Demetrio Bueti, già depositata in Comune.

A Bagnara invecela sfida a due è già confermata da tempo, da un lato il vicesindaco uscente ed esponente di Forza Italia Mario Romeo e, dall’altra, Adone Pistolesi che, con una lista civica di centrosinistra ha trovato il favore del Pd locale che ha deciso di schierarsi.

I comuni al voto:

Antonimina (1.361)
Bagnara Calabra (10.622)
Bovalino (8.814)
Calanna (979)
Campo Calabro (4.410)
Caraffa del Bianco (532)
Caulonia (7.060)
Ciminà (595)
Grotteria (3.274)
Laganadi (412)
Motta San Giovanni (6.122)
Palmi (18.721)
Placanica (1.250)
Portigliola (1.205)
San Ferdinando (4.299)
San Lorenzo (2.685)
San Procopio (539)
Staiti (279)
Terranova Sappo Minulio (549)
Varapodio (2.223)
Villa San Giovanni (13.395)

Election day e referendum

Ma il 12 giugno sarà in sostanza un “election day” con l’accorpamento alle amministrative anche dei cinque referendum che sono stati promossi dalla Corte Costituzionale a febbraio scorso: la riforma del Csm, l’abolizione della legge Severino, i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione. Sono invece stati ritenuti Inammissibili per la Consulta il referendum sulla cannabis, quello sull’eutanasia e quello sulla responsabilità dei magistrati.

L’election day prevede che le operazioni di votazione, sia per le consultazioni elettorali sia per quelle referendarie, si svolgano nella sola giornata della domenica dalle ore 7 alle ore 23 e che, laddove tali consultazioni si svolgano contestualmente, al termine del voto si proceda prima allo scrutinio delle schede votate per ciascun referendum e successivamente, dalle ore 14 del lunedì, alle operazioni di scrutinio per le elezioni amministrative, dando precedenza a quelle per le elezioni comunali e successivamente. Ove previsto, a quelle per le eventuali elezioni circoscrizionali.

Prevenzione Covid

Una decina di giorni fa il Consiglio dei Ministri, ha approvato anche un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per lo svolgimento dell’election day, nonché per l’applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza ai fini della raccolta del voto.

Il provvedimento individua apposite misure di prevenzione del contagio. In particolare, per gli elettori positivi al Covid-19, sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare, e per tutti coloro che si trovano in condizioni di isolamento. Anche in questa tornata elettorale, dunque, il cittadino, dopo aver votato e ripiegate le schede, «deve provvedere a inserirle personalmente nelle rispettive urne». Apposite sezioni ospedaliere, inoltre, saranno costituite nelle strutture sanitarie che ospitano reparti Covid. Consentito poi l'esercizio del voto a domicilio per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in quarantena. Previsto un fondo di 38,2 milioni di euro destinato alle operazioni di sanificazione delle sedi di seggio elettorale.