La biografia personale e politica dell'ex magistrato oggi in corsa per il decimo piano della Cittadella sostenuto da movimenti civici e la galassia della sinistra massimalista
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Napoletano doc, è sposato con l’avvocata calabrese Maria Teresa Dolce con cui ha due figli. Da adolescente ha frequentato il liceo classico Adolfo Pansini del quartiere Vomero di Napoli.
Laureatosi giovanissimo, a soli 22 anni, in giurisprudenza con 110 e lode all’Università Federico II di Napoli per poi superare il concorso in magistratura a soli 26 anni, nel 1993. Ha iniziato ad esercitare le funzioni giudiziarie quale sostituto procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Catanzaro dal 1996 al 1998.
Dal 1999 al 2002 è pubblico ministero a Napoli, mentre dal 2003 al 2008 ritorna a fare il Pm a Catanzaro, dove è stato titolare di indagini note alle cronache come Why Not, Poseidone e Toghe Lucane.
È autore di diversi libri tra cui tra cui “Politica, per un diritto civico alla felicità”, edito da Marotta e Cafiero nel 2020 e “La città ribelle. Il caso napoli” edito da Chiarelettere nel 2017.
L'impegno politico
Nel 2009 si candida come indipendente nelle liste dell’Italia dei Valori alle elezioni europee dove risulta eletto in tutte le circoscrizioni italiane. Diviene presidente della commissione del Parlamento europeo preposta al controllo del bilancio comunitario. Poco dopo il suo insediamento, si dimette dalla magistratura.
Nel 2011 diviene responsabile nazionale del dipartimento giustizia e sicurezza dell’Italia dei Valori. Nello stesso anno si candida e diviene sindaco della città di Napoli sostenuto dall’Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Partito del Sud e dalla lista civica “Napoli è Tua”. Viene eletto al ballottaggio col 65,37% dei consensi, lasciando il seggio europeo e l’incarico di partito. Dal 1 gennaio 2015 è anche sindaco metropolitano di Napoli.
Alle elezioni comunali del 2016 si ricandida a Sindaco di Napoli con l’appoggio di 12 liste: “Napoli in Comune a sinistra” (formata da Rifondazione comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito dei comunisti italiani e lista Tsipras), Italia dei Valori, Federazione dei Verdi, Repubblicani democratici, 3 liste meridionaliste e 5 liste civiche. Vince al ballottaggio con il 66,85% delle preferenze riconfermandosi primo cittadino di Napoli e della città metropolitana.
Partito e candidature
Nel 2017 ha fondato il partito Democrazia Autonomia, di cui è presidente. La sua strutturazione in Calabria è avvenuta nel 2019 grazie all’opera di Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, nominato di responsabile per il Meridione del partito.
Nel 2019 Luigi De Magistris annuncia la sua candidatura alla guida del Paese in caso di elezioni politiche anticipate. Nel febbraio 2020 annuncia la presentazione di una sua lista in vista delle elezioni regionali della Campania di settembre ma il 17 giugno 2020 precisa: «Ho deciso di non candidarmi a presidente della Regione Campania. Una scelta meditata, difficile, nella quale ho messo da parte anche legittime ambizioni personali ed anche una sfida politica molto interessante come quella di andare a guidare la nostra Regione. Ma ho scelto Napoli. Ancora una volta una scelta d'amore, di cuore, di passione, ma anche di razionalità».
La sfida in Calabria
Nel gennaio del 2021 scende in campo con la candidatura alla presidenza della Regione Calabria. Nel febbraio 2021 crea una alleanza civica con l’ex capo della protezione civile calabrese Carlo Tansi, che si rompe pochi mesi dopo per divergenze tra i due.
De Magistris ha annunciato che le liste a suo sostegno saranno 8, tutte civiche, nonostante il supporto di tutta la galassia comunista e di estrema sinistra, oltre che della senatrice ex grillina confluita in “L’alternativa c’è” Bianca Laura Granato e del presidente della commissione nazionale antimafia Nicola Morra.
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