Al centro dell'incontro le politiche per il Sud e il rapporto con l'Europa. Confermata in pieno la linea calabrese in vista delle regionali e la necessità di dialogare con Iv e 5s
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Primo faccia a faccia tra il nuovo segretario nazionale del Pd Enrico Letta e il candidato governatore del partito in Calabria Nicola Irto. I due si conoscono da molto tempo in realtà e si erano già sentiti telefonicamente in diverse occasioni dopo che l’ex premier ha sostituito Nicola Zingaretti alla guida dei dem. «Un incontro positivo e proficuo» lasciano filtrare gli sherpa del Pd al termine dell’incontro avvenuto a Roma, a margine della riunione che Letta stava preparando con il premier Mario Draghi in vista della presentazione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Incontro tra Irto e Letta
I due hanno discusso soprattutto di Mezzogiorno e di Europa: sono settimane decisive per la definizione del Recovery plan che entro il 30 aprile sarà consegnato a Bruxelles. Per il Pd si tratta di una partita fondamentale per il futuro dell’Italia, ma in particolare per quello delle regioni meridionali e della Calabria, su cui l'attenzione del Pd è massima.
Inevitabile il punto sulle prossime elezioni regionali e sulle road map per arrivare al massimo della forza all’appuntamento con le urne. Confermato in pieno il percorso fin qui svolto dai vertici calabresi e, dunque, la scelta di Nicola Irto che non è mai stata messa in discussione. Il partito proverà ad avere l’atteggiamento più aperto al dialogo possibile con le altre forze del campo progressista, ma senza farsi imporre veti. Nessun dubbio neanche sul ruolo del commissario regionale Stefano Graziano che, però, non ha preso parte all’incontro. Anche la nomina di un eventuale coordinamento che affianchi il commissario non è stata trattata e sarà, eventualmente, affrontate nelle prossime settimane.
Dialogo con Italia viva e 5 stelle
Nicola Irto, il giorno prima, aveva incontrato anche il responsabile nazionale degli Enti Locali Francesco Boccia con il quale è stata rafforzata l’idea di allargare al massimo la coalizione rivolgendosi al civismo soprattutto, ma anche al dialogo con Italia Viva e Cinque Stelle.
Per quel che riguarda il rapporto Pd- Cinque Stelle, però, in attesa che Giuseppe Conte si insedi effettivamente alla guida del Movimento si registrano difficoltà soprattutto su altri territori. Tanto che Boccia, impegnato nelle trattative a Torino per il rinnovo dell’Amministrazione comunale, ha rilasciato una dichiarazione che dimostra la difficoltà degli accordi e in cui si parla “di campo largo non scontato sui territori”.
«Con il M5s – ha detto Boccia - vorrei lavorare alla costruzione di quel campo largo per il 2023, ma questo non significa che sia scontato farlo sui territori, dove si costruiscono le alleanze sulla base della visione comune delle forze politiche. Sono sicuro che il progetto su cui stiamo lavorando con Letta e Conte porterà il Paese ad avere un governo progressista nella prossima legislatura. A Torino questo percorso può essere fatto anche a più tappe, che non dipendono solo dal Pd».