VIDEO | Il sindaco di Napoli ha deciso di non aspettare gli esiti delle interlocuzioni con Tansi e i 5s e avvia il percorso sostenuto al momento da DemA, La Strada e il movimento di Aprile. Pazzano entusiasta: «La scelta giusta per un cambiamento radicale» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Luigi de Magistris ha rotto gli indugi: si candiderà alla carica di governatore della Calabria alle elezioni regionali del prossimo 11 aprile. «Mi candido a presidente della Regione Calabria» ha dichiarato il sindaco di Napoli attraverso una stringatissima email.
De Magistris ha deciso di non aspettare oltre e di ufficializzare la candidatura ancora prima dell’esito degli incontri con le varie forze politiche, a partire da quella guidata da Carlo Tansi, che pure sono in programma in questi giorni. Il messaggio è chiaro: il percorso è avviato e sarà allargato a quanti vorranno starci.
La conferma della decisione assunta da De Magistris arriva anche dal consigliere comunale, ed ex candidato sindaco a Reggio Calabria con il movimento La Strada, Saverio Pazzano che commenta così: «Questa è la scelta giusta per un cambiamento reale in Calabria, la scelta che può essere al contempo di rottura di un sistema, un apparato che ha avvilito questa regione e di costruzione di un percorso politico vero, dal basso, che valorizzi le esperienze municipali e dei movimenti. Gente libera che non ha un prezzo».
Al momento con De Magistris si schierano il movimento DemA del sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, La Strada di Saverio Pazzano e il movimento civico che fa capo a Pino Aprile.
Altre interlocuzioni sono in corso con il civismo calabrese, con Carlo Tansi e con gli stessi Cinquestelle, che negli scorsi giorni hanno avuto un contatto informale con il sindaco di Napoli tramite il deputato Riccardo Tucci.
Sul sindaco di Napoli avevano espresso il loro secco no, invece, sia il Pd (che dovrebbe annunciare il nome del suo candidato subito dopo la risoluzione della crisi di governo in atto a Roma) che Leu, almeno per la corrente che si riconosce in Nico Stumpo.
Naturalmente la decisione di de Magistris, adesso, però rischia di scompaginare le carte e di parcellizzare le candidature mettendo nuovamente in difficoltà i big dem, a partire dal commissario del partito in Calabria, Stefano Graziano.
Al secco annuncio della sua candidatura, l’ex pm ha fatto seguire a stretto giro una lettera aperta nella quale spiega obiettivi programmatici e approccio politico della sua corsa alla presidenza. Inevitabili i riferimenti all’inchiesta deflagrata nel 2007.
De Magistris non ha comunque intenzione di dimettersi dalla carica di sindaco della città partenopea «perché la legge regionale calabrese non lo impone». D'altra parte, le elezioni calabresi coincidono con la fine del suo mandato a Napoli, dove non si può ricandidare.