Ore decisive per Luigi de Magistris che dovrebbe sciogliere i nodi in ordine alla sua candidatura alla carica di governatore della Calabria. Il sindaco di Napoli è ancora in attesa di qualche risposta in ordine alle possibili alleanze, ma la crisi di governo in atto a Roma non pare avere facilitato i suoi piani soprattutto in ordine a un coinvolgimento dei Cinque Stelle calabresi.

L’asse tra Pd e grillini, soprattutto se il premier Giuseppe Conte dovesse riuscire a proseguire nella sua azione di governo, ne uscirebbe assai rafforzato ed escluderebbe accordi diversi in Calabria nonostante le posizioni variegate all’interno del partito, a cominciare da quelle del presidente della Commissione nazionale antimafia Nicola Morra, che ha espresso apprezzamento per l’operato di de Magistris da magistrato in Calabria in occasione dell’avvio del maxi processo Rinascita-Scott.

Ed anche chi, come il deputato pentastellato Riccardo Tucci che ha incontrato informalmente de Magistris negli scorsi giorni, prova a tenere vive le trattative dovrà aspettare gli sviluppi della situazione nazionale prima di assumere posizioni precise. «Nessuna preclusione su di lui, ma l’asse con il centrosinistra rimane importante» ha commentato all’esito dell’incontro Tucci.

Sempre alla finestra anche Carlo Tansi che continua a dialogare con De Magistris ma prima di chiudere l’accordo vuole precise garanzie in ordine al suo coinvolgimento futuro.

Rimane il no secco invece da parte del Pd che dovrebbe fare il nome del candidato al tavolo del centrosinistra, sempre che lo stesso riprenda nella forma in cui era partito, e delle forze di sinistra a partire da Leu che ha parlato chiaramente per mezzo di Nico Stumpo.

Per domenica prossima infine a Reggio è prevista la tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio metropolitano anche se il presidente della giunta Nino Spirlì ha chiesto al governo lumi sulla possibilità di poterle svolgere effettivamente vista l’emergenza sanitaria. Un atto che ha provocato molti malumori a palazzo San Giorgio con Giuseppe Falcomatà che considera prerogativa esclusiva del sindaco decidere sulla questione.