In Calabria si può costruire un laboratorio politico. In casa De Magistris i giochi non sono ancora chiusi. È lui stesso a dichiararlo in un’intervista rilasciata al giornalista Luigi Roano e pubblicata oggi sul Mattino, in cui si dice disponibile al dialogo. Con chi? Con il Movimento 5 Stelle e anche con il Pd, ma chiarisce, se le porte sono aperte lo sono solo a «liste nuove senza simboli di partito».

«La mia candidatura viene dal basso da tanti calabresi – afferma il sindaco di Napoli –. Sono molto attento al dibattito nell’area Pd-5S. Tutti dicono “dobbiamo aprire alle forze civiche e innovare” cioè non candidare sempre gli stessi. E ai leader Conte e Letta è ben nota la situazione di un certo ceto politico vetusto e compromesso e mi riferisco soprattutto al Pd». Da qui, dice, la scelta dovrebbe andare da sé a «De Magistris che oggettivamente è in grado di vincere».

Una scelta, sottolinea, che dovrebbe essere naturale soprattutto per il M5S «che non ha compromissione con il governo della Regione. Dovrebbero essere quelli più interessati ad utilizzare la Calabria per dire che “non siamo solo quelli del governo di necessità».

«Io non mi sono mai seduto al tavolo del centrosinistra – precisa poi De Magistris –, io sono stato chiamato avendo rapporti buoni costanti con i vertici del Pd e del M5S. Ma dal Pd non hanno fatto una proposta di dialogo: dopo avermi detto che sono una grande risorsa per il Paese mi hanno chiesto di farmi da parte».

Il sindaco di Napoli racconta che in questi giorni diversi esponenti del M5S calabrese avrebbero fatto incontri con Conte per aprire la strada al dialogo. Ma ancora nessuna chiamata è arrivata. «Sono passati venti giorni, il mio telefono non è criptato». E se la telefonata alla fine dovesse arrivare, dice, «fissiamo una data e ci vediamo ma non è il tavolo del centrosinistra».

Falcone: «Vogliamo raccogliere le forze sane della Calabria»

E di laboratorio politico parla la vice in pectore di De Magistris, Anna Falcone, il cui futuro ruolo – in caso di vittoria alle elezioni – era stato annunciato pochi giorni fa a Cosenza, proprio in occasione della presentazione del movimento politico di cui Falcone è portavoce, “Primavera della Calabria”.

«In Calabria stiamo già costruendo un nuovo laboratorio politico, dal Sud per tutto il Paese. Uno schieramento largo che raccolga tutte le forze sane del tessuto sociale, civico e politico della Calabria più bella, più attiva più coraggiosa. Ma non solo», ha dichiarato Falcone, rimarcando l’apertura di dialogo già espressa da De Magistris.

«Vogliamo unire le forze - prosegue Falcone - di quanti ci stanno a costruire insieme un serio programma di lotta alle diseguaglianze, garanzia dei diritti, al lavoro e alla salute in primis, lotta alle mafie, in tutte le loro forme, perequazione territoriale, valorizzazione dei talenti e delle enormi risorse del Sud. A partire dalle donne e dai giovani calabresi: i più colpiti dalla crisi, i primi che devono reagire al ricatto che li costringe a subire o fuggire».

Proprio in vista di questi obiettivi, Falcone afferma di aver dato la propria disponibilità a rivestire la carica di vicepresidente della Regione in caso di vittoria. «È il mio impegno, verso tutti i calabresi e per tutta la coalizione, la garanzia di realizzazione di questa nuova stagione politica: una “Primavera della Calabria”, che è anche il nome del nostro laboratorio politico progressista, ecologista, femminista, europeista presentato lo scorso 4 giugno».

«Un luogo di partecipazione, idee e passione - sostiene ancora Falcone - animato da tante persone di valore che mi stanno e ci stanno sostenendo in questo progetto. Grazie. A loro e a tutte le/i calabresi che si stanno unendo a noi. Insieme, si può fare. La rivoluzione della volontà, la rivoluzione del talento, la rivoluzione del coraggio».