I due contendenti alla fascia tricolore si raccontano: dalla scelta della discesa in campo, fino ai punti cardine dei loro programmi e le urgenze a cui mettere mano
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Sono Domenico Giampà e Sebastiano Senese i due sfidanti per la poltrona di sindaco di San Pietro a Maida. Due alternative decisamente contrapposte. Il primo, avvocato, 33 anni, democrat, consigliere di minoranza nella precedente consiliatura. Il secondo, funzionario Corap, 66 anni, coordinatore cittadino di Forza Italia, vice sindaco uscente. Entrambi si candidano con una lista civica: Giampà con “Cambiamo San Pietro a Maida”, Senese con “Insieme per San Pietro”. «Ho deciso di candidarmi perché pensavo fosse arrivato il momento di mettere in campo un progetto civico, aperto e inclusivo per fare crescere la mia comunità – ci dice Giampà- In questi anni sono stato all’opposizione, ho capito quali sono le esigenze e che era necessario mettere in campo un progetto veramente largo ma, soprattutto, fatto di giovani talenti con esperienze diverse, con visioni politiche diverse ma tutte essenziali per fare crescere il nostro comune».
«La mia candidatura a sindaco nella lista “Insieme per San Pietro” è stata voluta da tutti i consiglieri tutt’ora in carica – esordisce Senese - Ho deciso, quindi, d’impegnare ancora una volta tempo ed esperienza acquisita nel corso della mia vitam non solo come amministratore della cosa pubblica per tre legislature, ma come persona da sempre impegnata nel sociale, per fare la mia parte. E per questo credo che non basti solo l’essere giovane e in questa tornata elettorale sono accompagnato da una squadra formata da donne e uomini liberi, che si sono uniti per fare esclusivamente il bene del paese, decidendo, sia da parte di alcuni candidati uscenti che dei nuovi di metterci la faccia e il cuore, soprattutto per il bene della comunità in cui viviamo».
Chiediamo ai due contendenti poi quali siano i punti chiave del loro programma. Giampà parte dalla crescita, precisando che non per forza «questa deve essere legata ad una crescita infastrutturale, come avvenuto in questi anni. Penso ad interventi sul sociale e interventi mirati a valorizzare la vocazione per le attività produttive che il territorio ha sempre avuto. Partire da un’operazione di marketing, in particolare dall’olio di oliva affinché la nostra città venga identificata come la città dell’olio d’oliva». Parte, invece, dalla prevenzione sanitaria Senese: «Saranno intraprese una serie d’iniziative per diffondere la cultura della prevenzione sanitaria attraverso dei progetti concreti mirati». Centrale poi la famiglia, l’istituzione di uno sportello sociale, l’attivazione di una consulta e di un centro di aggregazione per anziani. Il vice sindaco uscente punta poi a riqualificare l’impiantistica sportiva e a rianimare la cultura in paese. Tra le urgenze a cui metterebbe subito mano qualora dovesse riuscire a fare sua la fascia tricolore, Domenico Giampà mette l’agenzia di riscossione che oggi non garantisce un buon servizio. «Non è sufficiente un solo giorno a settimana per dare informazioni agli utenti – spiega l’avvocato – e bisogna ritrattare con la stessa o con un’altra società le condizioni. Ad oggi vengono erogate cartelle non dovute ai contribuenti e sono necessarie sanzioni meno aspre». «La sfida – aggiunge – è quella, sebbene siamo tecnicamente in pre dissesto , di riuscire a diminuire le spese e salvaguardare il bilancio, oltre che migliorare i servizi. Tra le urgenze inserisco il sociale e una gestione efficiente dei servizi».
«Molta attenzione sarà rivolta alla famiglia – spiega invece Sebastiano Senese - che merita di assumere un ruolo centrale in ogni sua espressione, viste le difficoltà in cui si vive oggi. Lavoreremo per la tutela delle fasce più deboli, con particolare attenzione ai disabili, ai minori e alle famiglie in difficoltà». Senese pensa poi ad coordinamento delle realtà impegnate nel volontariato, ad una valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, alla nascita di una consulta giovanile, al risanamento della rete fognaria. «Siamo consci – dice il candidato - che il programma che un’amministrazione intende portare avanti ha dei limiti di spesa ed ha bisogno di risorse. Certamente da parte nostra ci sarà il massimo impegno per attingere ai finanziamenti regionali, statali ed europei».