Passerà attraverso le Primarie di coalizione, in programma il 3 agosto prossimo, la scelta del centrosinistra del candidato a sindaco di San Giovanni in Fiore.

Due sfidanti

Due sono i contendenti: il primo cittadino uscente Giuseppe Belcastro ed il presidente del consiglio comunale Domenico La Cava. Entrambi sono esponenti del Pd. Belcastro sarebbe sostenuto dall'ex presidente della Regione Mario Oliverio, e sembra poter contare anche sul supporto dei socialisti i quali, su indicazione del segretario regionale del PSI Luigi Incarnato, proprio per favorire Belcastro avrebbero rinunciato a correre con un proprio candidato. Per la cronaca tra i papabili vi erano il vicesindaco Luigi Scarcelli e l'ex sindaco Antonio Nicoletti.

Niente candidatura di superamento

Fallito invece il tentativo del commissario provinciale di Cosenza dei democrat, Marco Miccoli, di proporre Franco Laratta, disponibile solo nel caso in cui si fosse realizzata una piena convergenza sul suo nome, e Gianluca Succurro, già in campo alle elezioni regionali di gennaio, che ha preferito declinare l'invito.

Frammentazione nel centrodestra

Sul fronte opposto il centrodestra appare piuttosto frammentato. Al momento ambiscono alla nomination Salvatore Mancina, ex sindaco di Cerisano ma originario di San Giovanni dove il padre Giovanni ricoprì la prestigiosa carica all'inizio degli anni ottanta; Antonio Lopez, esponente di Fratelli d'Italia, e Pietro Silletta, dirigente dell'Anas espressione di un coordinamento civico. E poi c'è l'incognita Lega che potrebbe mettere sul piatto un quarto candidato.

La proposta unitaria

La presidente della Regione Jole Santelli, però, sta lavorando su una soluzione unitaria. Per questo nelle ultime ore sono prepotentemente cresciute le quotazioni di Rosaria Succurro, assessore da dieci anni nella giunta di Palazzo dei Bruzi, con le carte in regola, secondo la governatrice, per mettere tutte le anime della coalizione d'accordo e rilanciare la capitale della Sila.