Un’impresa tutt’altro che scontata nonostante il vantaggio di cinque punti percentuali, già registrato al primo turno su Sandro Principe
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Senza la necessità di stringere accordi politici con le altre forze rimaste escluse dal ballottaggio, Marcello Manna riesce a riconfermarsi sindaco della città di Rende con il 56%. Lo sfidante Principe si ferma al 43,48%. Un’impresa tutt’altro che scontata nonostante il vantaggio di cinque punti percentuali, già registrato al primo turno su Sandro Principe. Quello di Manna è un risultato notevole, ottenuto sulla base di una coalizione apparentemente civica, ma sostenuta da pezzi importanti del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d'Italia soprattutto, ma anche da esponenti non secondari del centrosinistra, come lo stesso presidente della Regione Mario Oliverio ed alcuni altri rappresentanti di rilievo del Pd, vicini alle sue posizioni. Senza lacci e lacciuoli, Manna questa volta avrà le mani libere per governare, non dovendo più sottostare alle maggioranze variabili cui è stato costretto ad affidarsi per mantenere in piedi la sua amministrazione, scendendo a compromessi persino con Pasquale Verre e Andrea Cuzzocrea, che si erano candidati a sindaco contro di lui. Decisivo poi, nell’ultima fase dell’amministrazione, il voto del leghista Antonello Elia. Tra i punti più importanti del suo programma, la volontà di consentire la realizzazione di un ospedale privato nella zona di Sant'Agostino. Con ogni probabilità sarà riconfermata, almeno nella prima fase della nuova consiliatura, buona parte dell’esecutivo uscente.